Diffusione dei dati e modulistica
La diffusione dei risultati è un processo che si è protratto nel tempo, considerata la notevole mole di informazioni acquisita e le elevatissime possibilità di incrocio fra variabili. Essa è stata effettuata nei limiti di quanto stabilito dalle norme sul segreto statistico e sulla tutela della privacy e in base alle indicazioni contenute nell'accordo ISTAT - Regioni del 27 febbraio 2001.c
Le modalità di diffusione dei risultati del 5° censimento generale dell'agricoltura sono tre, ciascuna basata sull'utilizzo di appositi moduli:
- derivano dai report di monitoraggio inoltrati quindicinalmente dagli uffici comunali di censimento secondo il modello ISTAT/RIL2;
- riguardano numero e superficie totale delle aziende agricole, numero delle aziende con vite e superficie a vite e numero delle aziende con allevamenti;
- tipologia delle informazioni fornite: indicazioni tendenziali a livello regionale e provinciale delle variazioni rispetto al censimento precedente;
- controlli: valutazione da parte della Commissione tecnica regionale di censimento.
- data di diffusione: a partire dal 21 marzo 2001;
- derivano dai modelli ISTAT/RIEP2 compilati dagli uffici comunali alla fine delle operazioni di rilevazione;
- riguardano la suddivisione della superficie aziendale secondo i grandi aggregati di utilizzazione dei terreni (seminativi, pascoli) e la consistenza degli allevamenti secondo le principali specie zootecniche);
- tipologia delle informazioni fornite: valori assunti dalle variabili oggetto di totalizzazione a livello comunale;
- controlli: verifica da parte dell'ISTAT e valutazione da parte della Commissione tecnica regionale di censimento.
- data di diffusione: dopo la conferenza stampa congiunta ISTAT-Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome prevista per la fine del mese di maggio 2001;
- derivano dalla registrazione dei Modelli CEAGR1 (questionari di azienda);
- tipologia delle informazioni fornite: tabelle statiche e/o dinamiche sottostanti alle norme stabilite dal DPR n. 197/2000 e alle indicazioni della Commissione nazionale di studio. In particolare, le tabelle riportanti informazioni sul credito, sull'adesione ad organismi associativi economici, sulle modalità di vendita dei prodotti e sulla contabilità aziendale non possono contenere osservazioni con frequenze inferiori alle 3 unità;
- controlli: procedure di verifica e validazione da parte dell'ISTAT sulla base delle indicazioni della Commissione nazionale di studio;
- data di diffusione: presumibilmente da gennaio 2002.