Virus respiratorio: la Regione si è già attivata per l’anticorpo monoclonale

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Sanità
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“Il problema del virus respiratorio sinciziale che colpisce in particolare i bambini è ben noto e ci sono stati già incontri con i medici ed i pediatri,nel corso dei quali sono state valutate le ricadute positive di un programma di protezione della fascia sotto l’anno di vita. Vi è la volontà di agire, unitamente ad altre Regioni italiane e al Ministero della Salute, sul fronte della prevenzione, per evitare che in autunno si possano verificare situazioni particolari”: è quanto assicura l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi in merito all’utilizzo dell’anticorpo monoclonale.

Attualmente l’impiego del farmaco è a totale carico del Piemonte: ipotizzando 25.000 dosi all’anno, si stima un costo di 6,3 milioni di euro.

Come sottolinea il professor Giovanni Di Perri, direttore del Dirmei, l’impiego di questo prodotto è consigliato nei bambini sotto l'anno di età, a maggio rischio di infezione.

La Regione Piemonte sta pertanto lavorando all’organizzazione di una campagna di immunizzazione passiva per la  fascia pediatrica, che consisterà nell'offerta di anticorpi monoclonali contro il virus respiratorio sinciziale sia ai bambini nati durante la prossima stagione epidemica (da ottobre 2024 a marzo 2025) sia ai bambini sotto l’anno di età nati nei mesi precedenti. L'adesione alla raccomandazione sarà su base volontaria a seguito di opportuna informazione e raccomandazione da parte del personale sanitario coinvolto.

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