La via del Bosco, a CinemAmbiente il film della Regione Piemonte

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Ambiente e Territorio

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Cos’hanno in comune i vialetti immersi nel verde del Parco naturale La Mandria, alle porte di Torino, e i boschi ricchi di alberi a Chialamberto, nelle valli di Lanzo? La cura dell’ambiente naturale da parte dell’uomo, capace di trasformare distese di foreste selvagge in paesaggi piacevoli e fruibili, nonché in risorse da consumare a chilometro zero nel rispetto degli ecosistemi. Sono solo alcuni dei temi affrontati nel documentario La via del bosco, sulle tracce dell’alleanza tra uomo e foresta, realizzato dalla società di produzione Babydoc Film per la Regione Piemonte, e che sarà presentato fuori concorso al festival Cinemambiente con una proiezione, in anteprima, domenica 4 ottobre alle 17:30 al Cinema Massimo di Torino

Una scrivania in mezzo al verde, fra prati all’inglese e vialetti ben tenuti, dietro cui siede il coordinatore degli operai e tecnici forestali del parco della Mandria: questa immagine evocativa apre il documentario che racconta il lavoro di manutenzione in grado di rendere l’area naturale paesaggisticamente rilevante e fruibile, strappandola al disordine che la natura selvaggia impone quando l’uomo non interviene. 

Se vogliamo il paesaggio, dobbiamo manutenerlo”, spiega il tecnico regionale. La pianificazione consente di mantenere in ordine e in sicurezza, ad esempio attraverso il taglio di alberi che possono presentare rischi di caduta, un’area residuale di foresta planiziale, un “unicum” in tutta la pianura padana. Il film mostra come la cura delle foreste garantisca la tutela dell’ecosistema e della biodiversità, protegga il territorio da valanghe, cadute di massi, smottamenti, produca legno e prodotti non legnosi come funghi, piccoli frutti, tartufi, contribuisca all’assorbimento del carbonio atmosferico, e allo sviluppo del turismo e delle attività legate al benessere. Oltre al parco, nel documentario si parla anche di aree montane e zone rurali abbandonate, dove la foresta, se non controllata, prende il sopravvento. Il bosco, un tempo fattore di sviluppo economico delle antiche comunità, oggi riveste un ruolo fondamentale per fronteggiare gli effetti del riscaldamento globale. Il secondo capitolo del documentario fa tappa nella sede di Ceres dello sportello forestale delle valli di Lanzo.

Posso tagliare il bosco, è la stagione giusta, come devo fare?”, sono le domande rivolte alla responsabile dello sportello. Nel prosieguo del filmato tecnici, proprietari boschivi e boscaioli si alternano nel racconto di una loro giornata-tipo, che rende evidenti allo spettatore le sfide ambientali cui sono sottoposti quotidianamente. Come la parcellizzazione fondiaria, gli sforzi profusi per agire su aree omogenee con il consenso di tutti i proprietari, seguendo l’esempio delle proprietà collettive di un tempo. Un altro capitolo tratta il tema del mercato dei crediti di carbonio, un’innovativa iniziativa eco-sostenibile intrapresa dal comune di Lemie. E ancora, la produzione di cippato a chilometro zero, per valorizzare la risorsa legno delle valli. Una pellicola che si configura come un omaggio a tutte quelle persone che dedicano la loro vita alla foresta e che, attraverso il controllo, il monitoraggio e la progettazione spendono le proprie energie per rinsaldare l’antico patto fra esseri umani e alberi.

Il film è nato da un’idea del Settore Foreste della Direzione Ambiente, Energia e Territorio in collaborazione con la Direzione Opere pubbliche, Difesa suolo, Protezione Civile, Trasporti e Logistica della Regione Piemonte. Il progetto è stato finanziato con la Misura 1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e fa parte di un piano di divulgazione e informazione su tematiche forestali iniziato nel 2018 con il IV Congresso Nazionale di Selvicoltura di Torino. 

Dopo la proiezione, domenica 4 ottobre al Cinema Massimo, si terrà un dibattito pubblico sulla gestione forestale con: Livio Bozzolo, presidente Conaibo (Coordinamento Nazionale delle Imprese Boschive); Antonio Brunori, rappresentante Italia per la certificazione Pefc; Marco Corgnati, Regione Piemonte - Settore Foreste; Francesca Frigo, regista e sceneggiatrice.

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