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Le relazioni fra gli imprenditori e gli altri portatori di interesse sono fondamentali per rafforzare nuovi ecosistemi territoriali, all’interno dei quali avviare un circolo virtuoso di supporto e collaborazione necessario per il successo e la sostenibilità delle aziende: a sostenerlo è “La solitudine dell’imprenditore. L’impatto delle relazioni sulla vita dell’impresa”, tema del rapporto di ricerca presentato presso il Grattacielo della Regione da Compagnia delle Opere del Piemonte, che lo ha promosso con il sostegno della Camera di commercio di Torino e che è stato realizzato dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali).
All’evento sono intervenuti Valentino Valentini, viceministro alle Imprese e al Made in Italy, (in videocollegamento) Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Giorgio De Rita, segretario generale del Censis, Nicola Scarlatelli, vicepresidente della Camera di commercio di Torino, e Felice Vai, presidente di Cdo Piemonte e vicepresidente nazionale di Cdo.
«Il Piemonte è da sempre terra di impresa e di imprenditori, spesso visionari che hanno saputo, con il loro coraggio e la loro voglia di fare, crescere e garantire sviluppo al proprio territorio - ha sottolineato il presidente Cirio - Penso alle grandi famiglie d’impresa, ma anche alle tante piccole aziende che restituiscono alla propria terra le occasioni di crescita che hanno avuto alimentando quel concetto di restituzione e di imprenditoria sociale che qui è nato nella pratica prima ancora che il termine venisse codificato sui libri di testo. Questa è una nostra ricchezza e come tutte le ricchezze va tutelata, ed è ciò che fa la Regione Piemonte offrendo supporto e sostegno a chi fa impresa, soprattutto nei momenti di difficoltà come quello che stiamo attraverso a livello internazionale, nella consapevolezza che solo uno sviluppo economico sostenibile e giusto può garantire un futuro all’impresa, ai lavoratori e alle nostre comunità».
«Mai come oggi l’imprenditore avverte una sensazione di solitudine. È una paura legittima ma non può rappresentare una barriera verso il futuro - ha sostenuto Felice Vai - Questa percezione, condivisa dalle pmi del nostro territorio con il quale Cdo Piemonte si confronta, ha offerto il quadro di riferimento all’indagine condotta dal Censis».
Oltre la solitudine per un futuro di crescita condivisa
La ricerca prende le mosse da qui: oggi, in Piemonte, vivere o anche solo avvertire una realtà di solitudine da parte degli imprenditori può compromettere decisioni cruciali per la crescita dell’impresa. La ricerca del Censis si pone l’obiettivo di analizzare e comprendere il modo in cui le dinamiche relazionali influenzano il successo delle aziende. In particolare, lo studio sottolinea, fornendo evidenza scientifica, l’importanza delle relazioni fra gli imprenditori e gli altri stakeholders. La prospettiva è quella di rafforzare nuovi ecosistemi territoriali all’interno dei quali avviare un circolo virtuoso di supporto e collaborazione, necessari per il successo e la sostenibilità delle aziende.
Lo studio del Censis è strutturato in due parti: una sezione quantitativa che raccoglie di dati e informazioni statistiche, e una seconda di tipo qualitativo, frutto dell’elaborazione di quanto emerso da tre gruppi composti da titolari di imprese dei comparti manifatturiero, dei servizi e del terzo settore. Tra i temi emersi dall’analisi dei vari comparti va evidenziata la “fatica” di fare rete oltre al costo, in termini di impegno, tempo e risorse, che è necessario considerare per mantenere e sviluppare relazioni in grado di sostenere l’impresa, soprattutto nei momenti di incertezza e di difficoltà. L’isolamento involontario e la solitudine nel momento di prendere decisioni importanti riflettono un’inadeguata circolazione del fattore “fiducia” anche in realtà come le imprese familiari, dove spesso questa carenza condiziona il ricambio generazionale alla guida dell’azienda.
«Fra gli imprenditori che abbiamo ascoltato, emerge una domanda implicita di costruzione di relazionalità e di superamento del rischio di isolamento, alla quale hanno finora risposto i tanti soggetti di rappresentanza delle imprese attivi in Piemonte - ha dichiarato De Rita - Ma oggi anche i soggetti intermedi e di rappresentanza vivono una stagione di difficoltà, solo in parte superata attraverso l’organizzazione di servizi rivolti alle imprese e agli imprenditori. Solo alcuni, come Cdo Piemonte, hanno invece provato a innovare il rapporto con gli associati, salendo di livello e intercettando quelle voci che chiedevano di essere ascoltate».
«A fronte di quanto emerge dalla ricerca, vogliamo offrire agli imprenditori un supporto concreto - ha concluso Vai - A cominciare dall’istituzione di un desk di ascolto capace di riattivare quel rapporto umano e relazionale di cui gli imprenditori hanno evidenziato la necessità e che è alla base del nostro operato. A partire dal racconto e dalla condivisione dei loro disagi definiremo e proporremo una serie di strumenti adatti alle singole esigenze per vincere l’isolamento e favorire lo sviluppo delle imprese».