Un vertice su Asti-Cuneo e altre opere urgenti

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Mobilità e trasporti
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Completamento dell’Asti-Cuneo, interventi per il Colle di Tenda, ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza e ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia i temi al centro di un vertice in videoconferenza tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Opere pubbliche Marco Gabusi e i rappresentanti istituzionali dei territori.

Asti-Cuneo

Il ministro De Micheli ha garantito la firma del decreto interministeriale, che sarà controfirmato dal ministro dell’Economia, per completare tutta la parte autorizzativa per l’apertura del cantiere ed ha sottolineato la richiesta molto forte dei parlamentari di poter seguire i tempi autorizzativi delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada: “Per questo abbiamo previsto per la definizione più puntuale, sia delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada, sia dei tempi del cantiere, una metodologia già utilizzata: chiederemo ai Prefetti di convocare dei tavoli alla presenza del concessionario, delle istituzioni regionali e comunali per poter valutare l’impatto delle attività”.

Nel corso dell’incontro è emersa la richiesta per l’accesso gratuito agli ospedali di Alba e Bra dall’autostrada. “Su questo - ha specificato De Micheli - occorre fare ancora un approfondimento quando avremo definito i dettagli di pedaggiamento e avviare il dialogo con il concessionario con l’obiettivo di rispondere positivamente”.

Rassicurando il ministro sulla reazione del territorio all’apertura dei lavori, il presidente Cirio ha fatto presente che “sono disagi che il territorio sopporterà volentieri, perché da 30 anni soffriamo quelli dovuti alla mancanza della strada e nei decenni passati non si è visto aprire nessun cantiere. Sono convinto che quando i cittadini li vedranno partire avranno un’iniezione di fiducia”.

Cirio ha anche sostenuto l’importanza dell’accordo con la società Asti-Cuneo per non pagare il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno “principio fondamentale per tutto il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero” ed ha rimarcato che “rimane aperto il tema delle opere di accompagnamento. La conferenza dei servizi che definirà il secondo lotto dovrà pronunciarsi sull’attualità di interventi definiti una decina di anni fa, e magari rimodularli in base alle esigenze che si sono nel frattempo manifestate”.

Colle di Tenda

Sulla valutazione dell’itinerario già proposto in passato di un Tenda bis il ministro ha affermato che “dovremo essere pronti con la valutazione e la verifica per fine novembre di un tunnel più in basso dell’attuale, quando porteremo la proposta all’incontro intergovernativo con la Francia” ed ha confermato l’inserimento dell’opera nell’elenco dei commissari inviato alla Presidenza del Consiglio.

Tema, quest’ultimo, Cirio ha insistito ancora una volta: “La richiesta della nomina di un commissario per il Tenda deriva dal fatto che il ripristino del collegamento è una questione talmente delicata e complicata che necessita di una figura che possa interfacciarsi con la Francia a nome del Governo italiano. Soltanto una figura commissariale potrà garantire, anche alla luce di questa nuova ipotesi progettuale, tempi rapidi e certezza di realizzazione di un’opera fondamentale”.

Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza

Il ministro ha annunciato che il ripristino della linea, dove oggi sono attivi due treni, è previsto per il mese di febbraio ma si sta cercando di accelerare l’intervento e che “per il rafforzamento del servizio rivolto a pendolari e turisti ci sono più ipotesi che stiamo valutando con RFI e che proporremo agli amministratori locali nel 2021. Dovrà essere un investimento però condiviso con la Francia”.

Ponte di Romagnano

Il videoincontro con i sindaci, le istituzioni e i tecnici è stato concentrato sui tempi necessari per la realizzazione di un ponte funzionale al collegamento tra le province di Novara e Vercelli, da cui discende anche la decisione del percorso da realizzare. L’assessore Gabusi ha ricordato le questioni sul tavolo: “Da un lato la necessità della realizzazione del ponte definitivo, ammesso che ci sia la copertura economica, che potrebbe richiedere anche due anni e mezzo; dall’altro la possibilità di avere rapidamente un ponte provvisorio utilizzando una copertura sul ponte ferroviario esistente. Ma c’è anche la possibilità di un ponte a noleggio prospettata dai sindaci di Romagnano e Gattinara, certamente oneroso. In ogni caso non possiamo attendere i tempi ordinari, è necessario un percorso commissariale tipo Ponte Morandi che ci consenta di superare almeno le difficoltà amministrative”.

La prossima settimana è convocata una riunione tecnica per definire i tempi per la progettazione e costruzione del ponte definitivo, dai quale discenderà la decisione sulla necessità o meno di un ponte provvisorio.

Da valutare infine, secondo Gabusi, la possibilità di commissariamento della Pedemontana, dove è inserito un ponte già progettato.

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