Un piano d’azione comune di Regione e Confindustria per lo sviluppo delle imprese

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Competitività, innovazione, le sfide che l’industria del futuro si trova ad affrontare sono stati i temi affrontati nel corso di un incontro che gli assessori regionali Matteo Marnati e Andrea Tronzano hanno avuto con il presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, nell’ambito del percorso di confronto tra amministrazione regionale e sistema delle imprese che si propone di mettere insieme competenze e azioni nei diversi campi di attività.

Oltre che sugli specifici ambiti riguardanti ambiente, energia, innovazione e attività produttive, è stata condivisa la necessità di lavorare su tematiche trasversali, quali digitalizzazione ed economia circolare, che vanno a coinvolgere i vari settori. Nell’occasione, Confindustria Piemonte ha ribadito la propria disponibilità nel dare il massimo supporto al Piano per la competitività regionale attualmente in corso di definizione.

“Stiamo lavorando con Confindustria per raccogliere le nuove istanze del mondo industriale, dalla banda larga, all'economia circolare fino alla digitalizzazione dei processi delle imprese piemontesi. E’ un partner importantissimo a fianco della Regione per lavorare insieme alla ripresa del sistema economico”, ha commentato Marnati, mentre Tronzano, dopo aver ricordato che “abbiamo sin dall’inizio del nostro mandato dichiarato che volevamo lavorare insieme al parternariato per il rilancio dell’economia”, ha affermato che “la nostra intenzione è di condividere un percorso che consenta di recuperare PIL e occupazione e riporti il Piemonte ad essere traino del nostro Paese. Questa sfida, che certamente è ambiziosa, richiede una forte coesione e condivisione delle scelte strategiche. Se tutti insieme andiamo nella stessa direzione anche le imprese recupereranno fiducia e slancio nonostante le difficoltà che affrontano quotidianamente”.

Una disponibilità accolta con favore dal presidente Ravanelli: “Un confronto costruttivo è utile a tracciare insieme le linee di intervento necessarie al tessuto produttivo in una visione di medio periodo. La velocità del cambiamento cui è chiamata oggi l’impresa è esponenziale; innovazioni dirompenti, nuove tecnologie, nuovi mercati e, allo stesso tempo, l’emergere di sensibilità diffuse, quali la crescente attenzione alla tutela del pianeta, condizionano i piani strategici e impongono mutamenti rapidi nei modelli di business. L’azienda, per competere, deve quindi essere necessariamente innovativa, digitalizzata, interconnessa e sostenibile e va supportata in questo suo percorso con azioni mirate ed efficaci”.

Regione e Confidustria ha convenuto che questo percorso complesso che necessita di misure di sostegno e sviluppo, attualmente in fase di definizione o revisione: la nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027, la ridefinizione delle strategie di specializzazione intelligente S3, la nuova policy per i cluster e i poli di innovazione regionali, la sostenibilità e l’economia circolare sono temi prioritari su cui Confindustria Piemonte conferma la sua disponibilità a fornire competenze e supporto, in un’ottica di piena collaborazione con la Regione per la definizione di un piano d’azione comune.

Un ultimo focus ha riguardato il comparto automotive, la più importante filiera industriale del Piemonte per storia, fatturato, occupati, tecnologie, che sin dal 2008 sta attraversando una difficile fase di riposizionamento, ulteriormente complicata dalle correnti rivoluzioni tecnologiche (auto elettrica, connessa, guida autonoma) e dalla situazione globale. I due enti stanno comunque lavorando da tempo, anche a livello nazionale e internazionale, per ridare impulso al settore, con l’obiettivo primario di non disperdere la ricchezza industriale accumulata in più di un secolo e di conservare, e se possibile incrementare, i livelli occupazionali. E’ infatti assolutamente prioritario che le iniziative in atto da parte di imprese, Atenei e centri di ricerca, Amministrazione regionale e associazioni imprenditoriali proseguano in modo coordinato e integrato, al fine di rafforzare l’attrattività del territorio piemontese come hub del settore, in modo da sviluppare e mantenere una visione unitaria dell’obiettivo complessivo cui il territorio guarda: una nuova filiera automotive.
 

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