- Tema
- Sviluppo
Autore
Attivata presso il Fondo di garanzia una sezione della Regione Piemonte che dispone di 60 milioni di euro per favorire l’accesso al credito delle imprese mediante su due linee di intervento: integrazione alla garanzia diretta fornita dal Fondo relativamente a finanziamenti concessi ad aziende piemontesi; integrazione alla riassicurazione/controgaranzia a favore di finanziamenti concessi alle aziende piemontesi coperti da garanzia dei Confidi. Gli investimenti o i progetti vanno realizzati nel territorio piemontese, presso la sede principale o l’unità locale dell’impresa beneficiaria.
“Un’operazione - precisa l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Tronzano - che va a supporto dell’accesso ai finanziamenti delle piccole, medie e microimprese, fornendo ad esse le garanzie necessarie. Una misura che dimostra come, a volte, serva un aiuto per intraprendere un’attività e per rilanciarsi sul mercato. Da sempre la Regione è al fianco del sistema produttivo, basti vedere anche l’ultima misura dedicata alla digitalizzazione e all’efficientamento produttivo, per aumentarne la competitività”.
Sono ammissibili le garanzie volte a sostenere imprese che hanno attivato operazioni finanziarie di importo non inferiore a 75.000 euro in garanzia diretta e non inferiore a 25.000 euro in riassicurazione e controgaranzia finalizzate ad investimenti in beni materiali e immateriali ovvero delle esigenze di capitale circolante dei soggetti beneficiari, che si prevede siano finanziariamente sostenibili e che non reperiscono finanziamenti sufficienti da fonti di mercato.
L’intervento della Sezione speciale Regione Piemonte presso il Fondo innalza la percentuale di copertura sulle garanzie fornite sino a un massimo del 80% in caso di garanzia diretta e del 90% in caso di riassicurazione/controgaranzia, ovvero fino alla quota più alta prevista dalla normativa vigente. Un esempio concreto: per un finanziamento di 100.000 euro la banca deve accantonare una quota del suo capitale legato al rischio di mancate restituzioni e l’intervento del fondo di garanzia regionale riduce la quota di accantonamento della banca rendendo più agevole l’erogazione.