Un dinosauro nel Grattacielo Piemonte

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Il dinosauro

Il progetto “Un dinosauro a Palazzo” consentirà fino al 30 novembre di ammirare nell’entrata del Grattacielo della Regione Piemonte una copia in resina dello scheletro di un “Giganotosaurus carolinii”, che 100 milioni di anni fa dominava le terre della Patagonia. Le visite, gratuite, sono possibili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

Proveniente dal Museo regionale di Scienze naturali, la copia in resina esposta è stata realizzata in Argentina sui resti di un individuo completo al 70% e permette di osservare nei dettagli anatomici questo predatore del Cretaceo superiore.

A presentarla alla stampa gli assessori al Patrimonio Gian Luca Vignale e alla Cultura Marina Chiarelli con il direttore del Museo Marco Fino.

«È un’iniziativa che interpreta in modo esemplare il significato che attribuiamo al patrimonio pubblico - ha dichiarato Vignale - Vogliamo che gli edifici della Regione non siano soltanto sedi amministrative, ma luoghi aperti, accoglienti e vivi, capaci di stimolare curiosità, conoscenza e stupore. Con l’esposizione del dinosauro, il Grattacielo Piemonte diventa il simbolo concreto di questa visione: uno spazio istituzionale che si apre alla cittadinanza, trasformandosi in un punto d’incontro tra scienza e meraviglia, tra passato remoto e presente. Trovare un dinosauro nel cuore di Torino è un’esperienza sorprendente, che affascina e incuriosisce, soprattutto i più giovani”.

"Il Giganotosaurus che accogliamo al Grattacielo Piemonte è molto più di una straordinaria ricostruzione scientifica, è un ponte tra il nostro patrimonio museale e la collettività - ha sostenuto Chiarelli - La Regione vuole portare fuori dai musei la conoscenza, renderla parte della vita quotidiana dei cittadini, avvicinare le persone alla scienza in modi nuovi e coinvolgenti. Il progetto, frutto del lavoro del Museo regionale di Scienze naturali, offre a tutti l’opportunità di scoprire una pagina affascinante della storia della Terra. È un esempio concreto di come il patrimonio culturale possa dialogare con lo spazio pubblico, trasformando un luogo istituzionale in un’esperienza educativa e accessibile”.

L'iniziativa si inserisce nella volontà della Regione Piemonte di promuovere la cultura scientifica e paleontologica, offrendo ai cittadini e ai turisti un'esperienza unica nel cuore di Torino.

La storia del dinosauro

Inizia nel 1993, quando Ruben Carolini, appassionato cercatore di fossili, durante un'escursione a Villa El Chocón nella provincia argentina di Neuquén, scopre una lunga tibia che si rivelerà appartenere a una nuova specie di dinosauro teropode. Nasce così la denominazione Giganotosaurus carolinii, in onore del suo scopritore.

Con i suoi 14 metri di lunghezza, 8 tonnellate di peso e un cranio lungo circa 2 metri, il Giganotosaurus rappresenta uno dei carnivori terrestri più grandi mai esistiti.

Le ricerche paleontologiche hanno rivelato caratteristiche affascinanti di questo gigante preistorico. La conformazione del cranio suggerisce che fosse dotato di un olfatto molto sviluppato, probabilmente utilizzato per un'attività di caccia principalmente notturna. La lunga coda, tenuta in posizione eretta, contribuisce a mantenere l'equilibrio durante il movimento sulle zampe posteriori, sia in fase di camminata che di corsa.

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