Ucraina: la Regione istituisce un coordinamento per il soccorso ai profughi

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La Regione Piemonte ha deciso di istituire un coordinamento per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina ed ha avviato una ricognizione su tutto il territorio delle famiglie e dei singoli disponibili ad accogliere temporaneamente nuclei famigliari provenienti dell’Ucraina, composti in gran parte da donne (mamme, nonne, e zie) con figli anche minori al seguito, in fuga dalle zone di conflitto. Il testo dell’avviso e la modulistica sono su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/emergenza-umanitaria-ucraina-avviso-pubblico-per-laccoglienza-dei-profughi

In stretto raccordo con Anci, le autonomie locali, gli enti e le associazioni preposti e d’intesa con le Prefetture, la Regione raccoglierà le disponibilità e successivamente chi ha manifestato la propria disponibilità potrà essere contattato per l’attivazione dell’accoglienza e degli eventuali percorsi di accompagnamento necessari per l’inserimento delle persone nel nuovo contesto.

La prima riunione operativa

Nel corso di una riunione operativa che il presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto convocare il 28 febbraio con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk, collegato in videoconferenza, e con il console onorario dell’Ucraina in Piemonte Dario Arrigotti, alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, presenti anche dirigenti degli Assessorati alla Sanità e alle Politiche sociali e del Dirmei, sono stati affrontati diversi temi.

Oltre all'emanazione dell'avviso, è stato concordato di avviare una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini, di mettere a disposizione del Dipartimento della Protezione civile l’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra, di chiedere all’ospedale Regina Margherita di Torino la disponibilità ad ospitare i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non possono ricevere le cure adeguate.

Inoltre, verrà realizzato un apposito progetto per assistere i bambini ucraini vittime della guerra, coordinato dall’assessore ai Bambini Chiara Caucino, che ha dichiarato di voler coinvolgere anche l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali per lavorare in sinergia con essa, ed stata raccolta la disponibilità della Fondazione Specchio dei Tempi a fare da punto di riferimento e collettore per le donazioni in denaro destinate a sostenere le famiglie ucraine in arrivo in Piemonte.

“Siamo convinti - ha sostenuto il presidente Cirio rivolgendosi all’ambasciatore Melnyk - che alla solidarietà espressa con le parole debba seguire quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare il Piemonte di fronte ad una situazione che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia e che il Governo italiano ha definito ingiustificata e ingiustificabile”.

“Ringrazio il Piemonte che, prima tra tutte le Regioni italiane, ha lanciato azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina - ha dichiarato l’ambasciatore Melnyk - e offriamo la massima disponibilità a sostenere ogni iniziativa che possa rafforzare i nostri rapporti”.

Il console Arrigotti ha annunciato che sono già 500 le famiglie che lo hanno contattato per ospitare profughi e si è detto “sicuro che sarà raggiunto il migliore risultato nei tempi più brevi”.

L'odg del Consiglio regionale

Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi è anche contenuto in un ordine del giorno approvato il 2 marzo dal Consiglio regionale, dove si esprime ferma condanna per l’aggressione militare in atto da parte della Russia in Ucraina, solidarietà e vicinanza alla popolazione colpita e l’impegno per un immediato cessate il fuoco e la convocazione di un negoziato di pace multilaterale.

Nel suo intervento in aula il presidente Cirio ha dichiarato che “il nostro Governo ha assunto una posizione molto netta di condanna alla guerra, definita un’aggressione ingiustificata e ingiustificabile. Credo che queste parole dette dal presidente del Consiglio Mario Draghi siano uno spartiacque: la nostra condanna deve essere ferma e la nostra solidarietà deve essere non formale ma sostanziale. Con il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, l'assessore Chiara Caucino e l'ambasciatore ucraino in Italia ho creato un Coordinamento per l'emergenza ucraina per dare un primo supporto concreto al popolo martoriato dalla guerra, la cui condanna da parte nostra è netta. Anche perché abbiamo il dovere di essere presenti con i 20.000 cittadini ucraini che vivono in Piemonte. Ci stiamo organizzando per istituire una sorta di voucher che servirà per sostenere economicamente le famiglie che ospiteranno gli ucraini in fuga. Credo anche - ha osservato - che questa ospitalità sia un banco di prova che risveglia tante coscienze, e sono contento che avvenga, perché il Piemonte si sta dimostrando davvero ancora una volta molto accogliente, pronto ad aprire le proprie porte a chi scappa dalla guerra e ha bisogno di essere aiutato”.

Sette bambini oncologici al Regina Margherita

Dopo la riunione della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza, svoltasi in Prefettura a Torino il 2 marzo , Cirio ha annunciato che l’ospedale Regina Margherita accoglierà sette bambini malati che necessitano di cure oncologiche ed ematologiche e che a causa della guerra non possono più essere curati a Kiev.

I bambini arriveranno sabato pomeriggio con i loro fratelli, accompagnati dai genitori e dai nonni, che stanno raggiungendo l'Ucraina meridionale al confine con la Moldavia. Dall'aeroporto di Iasi in Romania un pullman raggiungerà il confine con l'Ucraina e porterà tutti allo stesso aeroporto per raggiungere Torino. "Tutto questo lo facciamo - ha precisato il presidente Cirio - grazie alla disponibilità delle aziende e dei privati che ci hanno messo a disposizione gli aerei e i pullman, per dimostrare
ancora una volta il cuore grande che ha il Piemonte".

L'Ucraina al Salone del Libro

Il presidente Cirio e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, hanno deciso che chiederanno a tutti i partner istituzionali e organizzativi del Salone del libro che il Paese ospite di quest'anno sia l'Ucraina.

"Da sempre - hanno evidenziato  il Salone è un luogo di incontro e di dialogo e, mai come in questo momento storico crediamo sia importante dare un segnale anche attraverso uno dei nostri più
importanti eventi internazionali".

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