A Torino promossa la donazione del sangue

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Avis, Fidas e Ail hanno deciso di promuovere la donazione del sangue a Torino presentandosi per la prima volta insieme con il logo "TO GET LIFE - Insieme per la vita”.

Hanno così organizzato una serie di iniziative sostenute dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino:

* sabato 17 e domenica 18 giugno in piazza Arbarello le tre associazioni hanno proposto diverse attività e numerosi artisti si sono esibirti in spettacoli di musica, danza, cabaret e arte magica che hanno offerto al pubblico un'esperienza unica ed emozionante per ricordare l'importanza della prevenzione e della donazione come fattori cruciali per la salvaguardia della vita;

* mercoledì 21 giugno, in occasione della Giornata nazionale contro Leucemie, Linfomi e Mielomi, nel Museo del Risorgimento si terrà un congresso scientifico dove si tratteranno temi come le leucemie in età pediatrica, la donazione del sangue ed emoderivati, le tre malattie in età adulta, le sfide multidisciplinari dell’ematologo.

Il 14 giugno, Giornata mondiale del donatore di sangue, la Mole Antonelliana è stata illuminata di rosso, e lo sarà ancora il 21.

Il programma è stato illustrato il 15 giugno nel Grattacielo della Regione dal vicepresidente Fabio Carosso, dall'assessore alla Sanità Luigi Icardi, dall'assessore al Sociale del Comune Jacopo Rosatelli e dai responsabili locali delle tre associazioni Federica Galleano, Lorenzo Ceribelli, e Floriana Pretto.

"Ci sono persone - ha sottolineato il vicepresidente Carosso - che possono vivere solo grazie alle trasfusioni. Ecco perché occorre far conoscere a tutti quanto è importante donare il sangue, uno dei gesti più belli che si possano perché il sangue è vita e donare il sangue significa donare se stessi in maniera gratuita, senza nemmeno sapere a chi quel sangue è destinato. Con un gesto che non costa nulla si possono aiutare gli altri, e soprattutto le persone più fragili”.

L’assessore Icardi ha evidenziato che “Il Piemonte è da sempre una delle prime Regioni in Italia per numero di donazioni, intorno alle 240.000 all’anno, un dato che supera quello pre-pandemico del 2019, con 114.269 donatori, che donano in 18 centri trasfusionali e 7 unità di raccolta associative. In particolare, al 30 aprile 2023 la raccolta di sangue intero risulta aumentata del 5,4 per cento rispetto allo stesso periodo 2022, coprendo le esigenze programmate della Sardegna e quelle estemporanee di altre Regioni come l’Abruzzo, mentre al 31 maggio l’invio di plasma per emoderivati ha segnato un +8,2% rispetto al 2022, con l’obiettivo di incrementare la raccolta di 1700 kg su base regionale nel 2024. Una rete consolidata che anche nel periodo della pandemia, nonostante le inevitabili difficoltà, ha saputo garantire il proprio contributo non solo per le esigenze degli ospedali regionali, ma per sostenere altri territori italiani, compensando situazioni di particolare criticità, come nel caso della Sardegna”.

Inoltre, Icardi ha ricordato che la Regione ha avviato l’anno scorso un progetto pilota, al quale hanno aderito tutte le aziende sanitarie, per ridisegnare l’organizzazione della rete trasfusionale e delle unità di raccolta, dotandole di un sistema unico condividere i dati, informatizzare una parte del percorso di selezione del donatore ed utilizzare la telemedicina e altre tecniche innovative. Il bando di Azienda Zero per la ricerca di personale medico ha registrato 68 idoneità, mentre il master annuale di Medicina trasfusionale per infermieri vede impegnati 25 partecipanti e terminerà a novembre 2023. In questi giorni, Azienda Zero ha anche aggiudicato la gestione del sistema dei servizi trasfusionali con una gara da 12,5 milioni di euro.

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