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Far diventare i cantieri della Torino-Lione motore per lo sviluppo economico e occupazionale della Valsusa è lo scopo dell’intesa firmata nella Sala Trasparenza della Regione dall’assessore regionale all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale Elena Chiorino, dal direttore generale di Telt Mario Virano e dal direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro Federica Deyme.
Circa mille i posti di lavoro previsti nei primi anni, quando i profili professionali saranno inizialmente finalizzati alle attività edili, ma il percorso continuerà con un progressivo cambiamento di figure che passeranno dal settore ferroviario a quello della logistica.
“Vogliamo restituire alla Valsusa - ha commentato Chiorino - quella valorizzazione dei territori che si è persa con le proteste su una Tav che invece porterà valore aggiunto, occupazione, uno sviluppo del territorio e opportunità per i giovani e per i meno giovani. Andiamo a individuare tutte quelle professionalità che serviranno da qui ai prossimi anni in funzione sia del cantiere stesso, sia di quello che il cantiere diventerà e significherà anche per il territorio”.
Con l’inizio del 2023, dopo una condivisione delle linee del progetto con le parti interessate saranno avviati due tavoli specifici con le parti sociali e gli enti di formazione, che definiranno i protocolli attuativi e le scuole e gli enti in cui sarà attivato il programma. Questi percorsi infatti integrano e non sostituiscono la formazione obbligatoria per l’accesso ai cantieri, prevista dai contratti nazionali di riferimento e già inquadrata in percorsi mirati. Parallelamente, Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro, avvalendosi anche del supporto di Anpal Servizi (ente strumentale del Ministero del Lavoro) sta mappando il mercato del lavoro locale così che la Regione possa attivare i diversi percorsi professionalizzanti che coinvolgeranno istituti tecnici, scuole edili, sistema ITS, Università e Politecnico di Torino. Infine, a Susa e Rivoli saranno aperti sportelli per l’impiego dedicati, che avvieranno l’incontro tra domanda e offerta e indirizzeranno i candidati verso percorsi specifici.
Il completamento di questa infrastruttura si conferma, infatti, strategico sia nell’attribuire al Piemonte un ruolo di primo piano nella rete logistica e della mobilità europea, sia per accompagnare il territorio della Valsusa a beneficiare delle importanti ricadute occupazionali ed economiche portate dai cantieri.
Il programma regionale è rivolto sia alla formazione dei giovani, sia a quella delle persone in cerca di nuova occupazione. Per rispondere in modo strutturale ai fabbisogni professionali delle imprese, la Regione si fa garante dell’attivazione di un sistema integrato di servizi regionali, pubblici e privati, finalizzati a promuovere il reclutamento di lavoratori del territorio, individuare tutte le tipologie formative, anche quelle “di nuova generazione” che l’Assessorato ha sviluppato e promosso negli ultimi anni: dall’apprendistato duale al nuovo sistema della formazione professionale, alle innovative Academy di filiera, oltre ai percorsi di alta formazione specialistica degli istituti ITS.
Da parte sua, Agenzia Piemonte Lavoro si inserisce nella logica del sistema per rispondere adeguatamente alla complessità dei mercati del lavoro locali, supportare le richieste delle persone alla ricerca di prima o nuova occupazione, rispondere ai fabbisogni professionali prospettati da Telt. Attraverso il supporto del servizio specialistico centrale “Grandi reclutamenti e alte professionalità”, i suoi Centri per l’impiego e l’attivazione di sportelli dedicati a Susa e Rivoli (oltre alla definizione di strumenti digitali specifici per incrociare la domanda e l’offerta di lavoro), sarà possibile supportare le imprese nella selezione del personale e nella conoscenza degli sgravi e incentivi all’occupazione, e orientare i candidati nel potenziamento delle competenze richieste.