Tempi record per il ponte di Romagnano, lavori pronti sulle strade del VCO

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Mobilità e trasporti
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Il ponte crollato di Romagnano Sesia (foto Ansa)
Il ponte crollato di Romagnano Sesia (foto Ansa)

Ponte di Romagnano Sesia, statali del VCO e variante di Demonte gli argomenti trattati nel corso di un incontro tra il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Infrstrutture Marco Gabusi e l’amministratore delegato e direttore generale di Anas Massimo Simonini.

Ponte di Romagnano

Sarà pronta a breve la progettazione esecutiva dell’opera ed è in dirittura d’arrivo la firma della convenzione per la costruzione del nuovo ponte che sostituirà quello distrutto dalla piena del fiume Sesia nello scorso ottobre. Due elementi che accelerano notevolmente i tempi di avvio dei lavori.

“Siamo molto soddisfatti del ritmo che Anas ha imposto dopo i primi nostri solleciti a pochi giorni dall’alluvione - sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi - A ottobre l‘evento meteorologico ha stravolto la vita di questo territorio e dopo soli tre mesi possiamo guardare ad un orizzonte temporale straordinariamente breve per la realizzazione del nuovo collegamento. Se il clima sarà clemente potremo ipotizzare la partenza dei lavori già nel mese di febbraio. Un record in un Paese che fatica ancora a ricostruire dopo i disastri naturali. Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione di tutte le parti e la volontà comune di superare gli ostacoli burocratici per il bene di un’area così importante per il Piemonte”.

Strade del VCO

Sono in procinto di partire i lavori sulle statali 33 del Sempione, 34 del Lago Maggiore e 337 della Valle Vigezzo e contestualmente si è ipotizzata una riapertura, seppur limitata, della galleria di Omegna.
Per quanto riguarda le statali 34 e 337 sono stati affidati e sono pronti per essere attuati i lavori di messa in sicurezza dei versanti e di sistemazione di competenza Anas, che includono la realizzazione delle gallerie paramassi su entrambe le arterie, la cui progettazione è ora nella fase conclusiva.

“Stiamo parlando di lavori attesi da tempo dal territorio - affermano Cirio e Gabusi - il cui investimento ammonta ad oltre 50 milioni di euro. A questi si aggiungono 25 milioni di fondi regionali, per i quali è già stata firmata la convenzione con il Comune di Verbania. Questa amministrazione ha lavorato fin dai primi giorni di mandato per migliorare la mobilità sulle strade tra Italia e Svizzera e per mitigare i disagi che i frontalieri del VCO stanno affrontando purtroppo da molto tempo. Abbiamo sbloccato tutti gli impedimenti burocratici e, grazie alla buona volontà di tutti i soggetti interessanti, riusciamo finalmente a dare una prospettiva certa alla mobilità di questo importante territorio del Piemonte”.

Per la galleria di Omegna Anas ha preso l’impegno di realizzare l’analisi per un piano di riapertura al traffico per un utilizzo ‘di minima’ in sicurezza, che potrebbe concretizzarsi in un senso unico alternato, mentre per il versante franoso di Formazza nei prossimi giorni Anas approfondirà gli aspetti tecnici per mettere in campo la soluzione migliore per risolvere un problema cronico di questa valle.

Variante di Demonte

Presidente e assessore hanno ribadito che lo stallo sui lavori è diventato intollerabile ed è quanto mai urgente il via libera finale da Roma. Anas ha confermato di essere pronta a far partire l’opera, già finanziata ma sulla quale pesa il “parere tecnico istruttorio negativo” espresso dal Ministero dei Beni e le attività culturali in riferimento ai resti del forte della Consolata presenti sul tracciato. Decisi a sbloccare la situazione di stallo, Cirio e Gabusi hanno nuovamente scritto al presidente del Consiglio affinché ponga fine al blocco del progetto.

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