Sulle concessioni autostradali il Ministero dei Trasporti non ascolta il Piemonte

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Mobilità e trasporti
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La decisione del Ministero dei Trasporti di pubblicare il bando di gara per l'assegnazione delle concessioni della tangenziale di Torino, della A21 Torino-Piacenza, della A5 Torino-Quincinetto e della Torino-Pinerolo è stata accolta dall’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, “con stupore e amarezza”.

“Avevamo aperto un dialogo con l’ex ministro Toninelli che prevedeva la condivisione con i territori delle linee guida per decisioni strategiche come le concessioni autostradali. In pochi giorni ci troviamo nella situazione diametralmente opposta - rimarca Gabusi - Abbandonare così repentinamente un percorso già avviato e su cui c’era ampia convergenza politica è estremamente dannoso per le migliaia di piemontesi che ogni giorno percorrono il sistema viario locale e che vedono ora il futuro nelle mani di decisori che non vivono sul territorio come noi. Quello che abbiamo in mente, recentemente condiviso anche con la Città metropolitana di Torino, punta ad una ‘autonomia ragionata’, dove i territori sono protagonisti delle decisioni che li riguardano”.

Nelle ultime settimane la Regione e la Città Metropolitana di Torino hanno infatti concordato di costituire un tavolo di coordinamento per elaborare proposte da sottoporre al Governo sul rinnovo delle concessioni autostradali, come l’ipotesi di un affidamento di tratte in concessione per una gestione in house ad una società di cui potrebbero far parte Regioni ed enti locali piemontesi, lombardi ed emiliani. “La pubblicazione del bando - sostiene Gabusi - non ci consente nemmeno di valutare la possibilità di costituire una società in house con le altre due Regioni oppure di valutare le altre opzioni indicate all’unanimità dai sindaci dall’assemblea metropolitana. Un irresponsabile colpo di spugna ha cancellato tutto”.

In precedenza, la Regione aveva evidenziato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una serie di aspetti correlati alle concessioni autostradali scadute o in scadenza, al fine di sottolineare l’importanza strategica della revisione e del completamento dell’attuale rete secondo criteri che tengano conto anche delle istanze del territorio, ed aveva fornito i contributi richiesti agli enti rappresentanti del territorio per proporre gli interventi in una fase in cui lo stesso Ministero si è rivolto agli enti locali.

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