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“La decisione dell’Aifa di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca a livello nazionale dimostra la lungimiranza del Piemonte, che ieri ha saputo agire con la massima cautela per la sicurezza dei propri cittadini. È la prova che la campagna vaccinale è monitorata costantemente giorno per giorno h24, pronti a intervenire immediatamente dove se ne ravvisi la necessità. Ora ci auguriamo che Ema chiarisca in fretta ogni dubbio, perché la campagna vaccinale deve poter ripartire in sicurezza e con fiducia”: è la dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi dopo che l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.
Nel frattempo i Nas avevano già iniziato a sequestrare in tutta Italia il lotto che ieri era stato temporaneamente sospeso in Piemonte a scopo precauzionale.
Cirio e Icardi hanno voluto precisare che “procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità, perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno”, che “in Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6,000 disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi”, che “oggi. con il supporto dei medici di famiglia, è partita la raccolta delle preadesioni anche per i soggetti estremamente vulnerabili e i disabili gravi, per i quali sono previsti sempre i vaccini Pfizer e Moderna”.
In accordo con il ministro Speranza, saranno sospese per 48 ore le somministrazioni di AstraZeneca, usato finora per le forze dell’ordine e il personale docente e non docente.
“Di certo questa non è una buona notizia per il Paese - rilevano presidente e assessore - ma non possiamo che augurarci che questo momento venga superato al più presto e che la campagna vaccinale possa proseguire al meglio perché rappresenta uno strumento indispensabile per tornare alla normalità”.
La decisione di Aifa e l’ampliamento della campagna vaccinale, che a breve coinvolgerà numeri sempre più importanti della popolazione, ha portato la Regione Piemonte a costituire all’interno della sua Unità di Crisi un gruppo sanitario di supporto alla somministrazione dei vaccini, in modo da assistere le Asl, i medici e i punti vaccinali e fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare eventuali momenti di criticità. A comporlo sono la responsabile piemontese di Farmacovigilanza Laura Poggi, i responsabili dell’Emergenza Covid-19 e del Settore Prevenzione della Regione Piemonte, Gianfranco Zulian e Bartolomeo Griglio, e il commissario dell’Area giuridico amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo.