- Tema
- Mobilità e trasporti
Autore
Prende concretezza il nuovo collegamento stradale in direzione Sud-Ovest che punta a decongestionare Asti dal traffico quotidiano attraverso il centro cittadino.
A presentare il progetto stradale nella sala del Consiglio provinciale il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi con il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, il sindaco Maurizio Rasero, il prefetto Alfonso Terribile e i rappresentanti del territorio e delle attività economiche.
La nuova tangenziale collegherà la SR10 in prossimità del casello autostradale di Asti Ovest con la SS 231 in località Rocca Schiavino, realizzando così una naturale connessione tra la zona Nord e quella Sud non solo della città ma dell’intero territorio. Servirà i 75.000 abitanti del capoluogo, che oggi hanno a disposizione un solo ponte per attraversare il fiume Tanaro con i conseguenti problemi di traffico e di inquinamento ambientale, ai quali si aggiungono i 60.000 abitanti del Sud-Astigiano anch’essi obbligati a transitare sul medesimo ponte per raggiungere l’unico presidio ospedaliero del territorio astigiano.
Attesa da decenni e ora inserita tra le opere ritenute ‘strategiche’ dal territorio e dalla Regione Piemonte, la nuova infrastruttura vede l’opera principale un secondo ponte sul Tanaro ed eliminerà buona parte del traffico che ogni giorno entra in città per attraversarla e agevolerà l’attività di migliaia di aziende del territorio.
La Giunta regionale ha sostenuto con forza la necessità di questo nuovo collegamento. Nel 2019 il presidente Cirio e l’assessore Gabusi hanno infatti proposto l’intervento al ministro Danilo Toninelli e, successivamente, ai ministri Paola De Micheli ed Enrico Giovannini. In seguito, per dare concretezza a tale volontà, nel maggio 2021 ha approvato il finanziamento del progetto di fattibilità tecnico-economica per 400.000 euro e a settembre 2021 ne ha promosso presso il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili tra i “progetti bandiera” da finanziare con fondi Cipess 2021-2027. Poco dopo, a novembre 2021 la Regione ha richiesto 40 milioni di euro per realizzare il collegamento e la somma è stata approvata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile a febbraio 2022.
“Asti ha sempre pagato molto e ricevuto indietro poco - ha affermato il presidente Cirio - e oggi invertiamo questa situazione. Per Asti, la sua provincia e tutto il territorio è una giornata storica. Il finanziamento di 40 milioni è un atto concreto, ottenuto grazie all'impegno della Regione Piemonte e delle istituzioni locali che hanno colto un'opportunità che si è presentata e hanno dato sostanza ad un progetto che per anni è stato solo sulla carta. Ora dobbiamo completare la progettazione dell'opera nei tempi previsti. Insieme all'autostrada Asti-Cuneo, la tangenziale di Asti è un altro tassello importante per il Sud Piemonte, per le sue imprese e per tutti coloro che vivono in questo territori
"La scelta illuminata di stanziare i soldi per la progettazione in anticipo - ha evidenziato Gabusi - consentirà di consegnare entro il 31 dicembre 2022 il Programma di fattibilità tecnico-economica, con il quale si attiva definitivamente il finanziamento del Cipess. Oltre a questa prima data certa, abbiamo in mano un primo assegno circolare di 40 milioni per le fasi successive della progettazione e di cantierizzazione. Riteniamo che per il 2024 si possa partire”.
“La nuova tangenziale - ha concluso Carosso - è importante non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche dal punto di vista ambientale ed economico. Con questo progetto rispondiamo in modo concreto ad un'esigenza presente da tempo, che diventa sempre più urgente anche tenendo conto della necessità di consentire a tutti i cittadini di accedere ai servizi sanitari del capoluogo”.
Con una convenzione la Regione Piemonte trasferirà i fondi ad Anas per il tramite della Provincia di Asti, che insieme al Comune dovrà agevolare gli adempimenti burocratici della fase progettuale. La convezione è già in istruttoria nella sede centrale di Anas ed entro pochi giorni sarà inviata al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per il via libera definitivo.