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Il presidente della Regione Alberto Cirio ha emanato l’ordinanza che dispone dal 18 luglio la ripresa della pratica degli sport di contatto (ad esempio calcetto, volley, basket e judo) in tutto il Piemonte.
La decisione è stata assunta in seguito ai pareri favorevoli espressi dal Settore Prevenzione dell’Assessorato alla Sanità della Regione e dagli esperti dei gruppi di lavoro tecnico-scientifici, che ne hanno valutato la compatibilità con l’attuale situazione epidemiologica del Piemonte, che anche nell’ultimo Report 9 della Fase 2 trasmesso dal Ministero della Salute riscontra un basso livello di rischio e allerta zero.
“Interveniamo per dare una risposta a migliaia di realtà, nonostante dal Governo non sia arrivato ancora nessun riscontro - fanno presente il presidente Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore allo Sport Fabrizio Ricca - Da settimane sollecitiamo il Governo perché, di fatto, il Dpcm vincola il via libera delle Regioni al parere del Ministero della Salute, che però ad oggi non ci è arrivato, né positivo né negativo. A questo punto non possiamo più attendere”.
Le regole da rispettare
La ripresa degli sport di contatto deve seguire le apposite Linee guida assunte dalla Giunta regionale e approvate dalla Conferenza delle Regioni.
In particolare:
- accesso alla sede di allenamento o gara solo in assenza di sintomi (febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) almeno nei tre giorni precedenti e dopo aver rilevato la temperatura corporea, che se superiore ai 37.5 gradi farà scattare il divieto di ingresso;
- conservazione per almeno 14 giorni del registro dei presenti (atleti, staff tecnico, dirigenti, massaggiatori, fisioterapisti) nella sede dell’attività;
- adeguata informazione, comprensibile anche per atleti di altra nazionalità;
- corretta prassi igienica individuale (frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, starnutire/tossire evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non condividere borracce, bottiglie e bicchieri);
- mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e di almeno 2 metri per tutti i momenti in cui la disciplina lo consente, fatta eccezione per i contatti previsti in specifici casi;
- regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni e delle attrezzature utilizzate per l’esercizio fisico;
- riposizione di tutti gli indumenti e oggetti personali dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.
Le Linee guida dettano anche precise disposizioni per assicurare il ricambio dell’aria negli ambienti interni.
Allegati
- Il testo dell'ordinanza e delle linee guida
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