Rifinanziato il programma “MIP - Mettersi in proprio”

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Lavoro
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Per favorire la creazione di nuove imprese la Regione Piemonte ha rifinanziato fino al 2025 “MIP - Mettersi in proprio”, il sistema di accompagnamento alla creazione di impresa e di lavoro autonomo, con 5 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo plus. Pertanto, è nuovamente possibile iscriversi ed essere affiancati da un servizio pubblico.

“Il servizio MIP - puntualizza l'assessore al Lavoro e Formazione professionale Elena Chiorino - è forte di un'esperienza pluriennale e ha visto la nascita di tante imprese. Incoraggiamo le idee imprenditoriali, affianchiamo chi vuole mettersi in gioco per realizzare progetti di qualità e supportiamo la nascita di nuove attività. Il MIP è incremento del nostro tessuto economico produttivo ma anche ascensore sociale

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Come accedere a MIP

Il primo passo è l’iscrizione su mettersinproprio.it. Segue un incontro di pre-accoglienza in cui sono fornite le prime informazioni sulle modalità di svolgimento del programma. Dopo una prima valutazione motivazionale e attitudinale, l’aspirante imprenditore o lavoratore autonomo è accompagnato in un percorso a tappe, in cui trova a disposizione una rete di professionisti specializzati nei servizi di accompagnamento per definire, sviluppare e realizzare una nuova impresa o attività professionale. Tutti i servizi sono completamente gratuiti.

In particolare si può beneficiare di 45 ore di consulenza in analisi idea imprenditoriale, esame della fattibilità del progetto, costruzione del “business plan”, consulenza specialistica (giuridica, commerciale ed economica), avvio dell’attività professionale; successivamente alla realizzazione del “business plan” vengono fornite altre 20 ore di consulenza in attività di monitoraggio post avvio, analisi di mercato e delle opportunità, supporto nella definizione di progetti di sviluppo, sostegno nell’accesso a misure di agevolazione.

A gestire i servizi è una rete di sportelli diffusi in tutto il Piemonte: IS.COM Istituto per il commercio, Codex, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola media impresa, Izi SpA, Comtur Vercellese Servizi, Confartigianato Servizi Piemonte Orientale e Soges Spa. I loro operatori specializzati forniscono supporto agli aspiranti imprenditori, seguendoli passo dopo passo nella costruzione del progetto.

I risultati 2020-2022

Nel corso del precedente triennio del Programma MIP sono stati 2.732 gli utenti seguiti con i percorsi di consulenza, 636 i progetti d’impresa validati, 433 le imprese costituite, 134 i piani di lavoro autonomo approvati e circa 100 le neonate attività di lavoro autonomo avviate.

Molto variegate le tipologie: si va dalle più tradizionali attività di commercio (cartoleria, libreria) e servizi alla persona (parrucchiera, estetista) o per animali (toelettatura) a quelle dell’alimentare (caseificio, gastronomia); ma si trovano anche imprese di ricezione turistica (b&b) e valorizzazione del territorio (cicloturismo). Tra i liberi professionisti consulenti di marketing, aziendali e contabili, videomaker, fotografi, wedding planner o personal shopper. Non mancano mestieri particolari come la liutaia, il tatuatore, l'addestratore cinofilo, il floreal e cake designer. Molti tra loro sono sensibili alla tutela dell'ambiente e hanno caratterizzato la propria impresa curando il risparmio energetico, il ricircolo e il riuso dei materiali.

Per conoscere più da vicino alcune delle realtà imprenditoriali nate grazie a MIP cliccare qui

Lo studio di Ires Piemonte

I buoni risultati del progetto MIP sono stati evidenziati in un rapporto di Ires Piemonte, secondo il quale i dati suggeriscono una maggiore probabilità che le imprese risultino attive. L’impatto cresce con il trascorrere del tempo e a 4 anni è stimato in 9,1 punti percentuali sulla sopravvivenza.

Il precedente studio (Poy, 2018), redatto utilizzando dati sulle imprese partecipanti a MIP tra il 2010 e il 2013, aveva stimato l’efficacia del programma in diversi punti nel tempo e a 4 anni l’effetto era di 7,3 punti percentuali.

Dunque i servizi al lavoro possono svolgere un ruolo non secondario nell’aiutare aspiranti imprenditori a sviluppare e quindi mettere a terra la propria idea imprenditoriale, così da renderla più sostenibile nel tempo.

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