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La Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta è stata selezionata, unica in Italia, con altre otto strutture europee per partecipare ad un programma triennale di formazione, ottimizzazione e miglioramento.
Si tratta del progetto “Comprehensive Cancer Infrastructure for Europe”, che si avvale di un contributo della Commissione Europea per sostenere gli Stati membri nello sviluppo delle capacità di migliorare e integrare un’infrastruttura che fornisce risorse e servizi per assistenza oncologica, ricerca, formazione dei professionisti, oltre che per l'educazione dei pazienti, dei sopravvissuti, delle loro famiglie. Si contribuirà così all’ambizioso obiettivo di trattare il 90% dei pazienti oncologici presso strutture di questo tipo entro il 2030.
A darne notizia durante la presentazione ufficiale, tenutasi nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte alla presenza del coordinatore Nele Grapentin e dei rappresentanti delle altre Reti europee, sono stati l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, il coordinatore della Rete Massimo Aglietta e il direttore di Azienda Zero Adriano Leli.
«Ancora una volta - ha commentato Riboldi - la Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta si dimostra un’eccellenza della sanità territoriale, e ne abbiamo la conferma con questo importante progetto internazionale. La Regione è consapevole dell’importante ruolo che la Rete ricopre, prova ne è il finanziamento di 2,7 milioni di euro che abbiamo stanziato nel 2024 ad Azienda Zero per coprire le spese per il personale, formazione, progetti di rete con trasferimento fondi agli enti coinvolti e interventi di miglioramento per i percorsi di cura oncologici».