Le Regioni padane chiedono al Governo più impegno sul trasporto ferroviario

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Mobilità e trasporti
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La stazione di Torino Porta Nuova (foto Ansa)
La stazione di Torino Porta Nuova (foto Ansa)

Meno burocrazia per i rimborsi e maggiore impegno del Governo per migliorare il servizio ferroviario sono le principali richieste formulate dagli assessori ai Trasporti del bacino padano nel corso di un incontro svoltosi a Canelli, in provincia di Asti.

Altre tematiche affrontate da Graziano Pizzimenti per il Friuli-Venezia Giulia, Claudia Maria Terzi per la Lombardia, Giovanni Berrino per la Liguria, Elisa De Berti per il Veneto e Marco Gabusi per il Piemonte sono state la gestione della Fase 2 e le problematiche connesse.

Per quanto riguarda i rimborsi, Gabusi ha evidenziato “una convergenza di idee sul fatto che non riteniamo necessaria l’autocertificazione per gli studenti e gli universitari. Dato che scuole e Università erano chiuse, reputiamo che non si debba produrre nessuna documentazione. Questo per noi vuol dire eliminare la burocrazia quando non serve”.

Sulla gestione delle linee interregionali si è convenuto sul fatto che l’infrastruttura e il servizio devono essere sicuramente migliorati, ma non si devono lasciare le competenze esclusivamente alle Regioni come è stato fatto fino ad ora. Si può infatti pensare anche a linee interregionali gestite dal Ministero delle Infrastrutture.

Infine, si è concentrata l’attenzione su alcune linee portanti del territorio. Come riassunto da Gabusi, “la Torino-Asti-Alessandria-Milano e la Genova-Milano necessitano di un’implementazione importante: daremo corso ad una fase di approfondimento sul miglioramento delle performance con tracce nuove che permetteranno un utilizzo migliore e un maggior numero di treni”.

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