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- Mobilità e trasporti
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“Il Piemonte non può restare indietro” è il titolo del documento che Regione Piemonte e sistema economico-produttivo hanno condiviso al termine di una riunione svoltasi nel palazzo di piazza Castello e che comprende quella che il presidente Alberto Cirio ha definito “una richiesta forte, perché il futuro passa dalle infrastrutture e il Piemonte non può più aspettare. Il Governo ha prospettato la disponibilità a regole speciali e alla nomina di commissari straordinari che invochiamo da tempo. Chiediamo che lo faccia subito per tre opere strategiche come Torino-Lione, Asti-Cuneo e Pedemontana”.
All’invito di Cirio, presente con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori Marco Gabusi (Trasporti e Infrastrutture), Andrea Tronzano (Attività produttive), Maurizio Marrone (Semplificazione) e Matteo Marnati (Ambiente), hanno risposto amministratori e dirigenti di Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Cia Piemonte, Confetra Piemonte, Compagnia delle Opere, CNA Piemonte e Torino, Confapi Piemonte, Api Torino, FAI Torino, Collegio Edile Torino.
“Sono le categorie, e non la politica, a dire che il Piemonte deve sbloccarsi perché è stato fermo per troppi anni - ha proseguito Cirio - Avevamo annunciato un’altra velocità, il Covid ci ha bloccato per qualche mese, ma oggi bisogna ripartire. Il Governo deve fare la sua parte e il Piemonte, con la schiena dritta, lo dice a gran voce. Non candidiamo nessuno per gli incarichi di commissario, ma se da Roma ci dovessero chiedere un parere per la Tav, suggeriremmo una figura di garanzia e autorevole come il prefetto di Torino, Claudio Palomba. Il Governo decida nella sua piena autonomia, ma lo faccia entro l’estate”.
Il documento comprende anche i 5 punti di cui il Piemonte ha bisogno, che l’assessore Gabusi ha così sintetizzato: “Regole e poteri speciali per poter realizzare le grandi opere in tempi immediati, accelerare il processo di realizzazione degli interventi infrastrutturali caratterizzati da difficoltà esecutiva o attuativa, velocizzare le procedure tecnico-amministrative particolarmente complesse, garantire ai cittadini e alle aziende la realizzazione delle opere nei tempi previsti, permettere ai lavoratori impegnati a qualsiasi titoli nella realizzazione delle opere di lavorare in ambienti sicuri, ove la loro professionalità sia tutelata e garantita”. Ad accompagnarlo l’elenco degli altri interventi prioritari per il territorio piemontese e proposti dalle Province per il nuovo piano di investimenti sulla viabilità.
Durante la riunione si è anche convenuto sull’importanza di includere Torino nella Zona Logistica Semplicata del Retroporto di Genova. Come ha evidenziato l’assessore Marrone, “significa non solo ufficializzare il ruolo del nostro capoluogo come snodo fondamentale del Corridoio ferroviario mediterraneo che passa da Lione e Torino, ma anche aprire alla nostra economia di territorio eccezionali opportunità di sviluppo. Nel Piano di sviluppo strategico della futura ZLS torinese, annunciamo di voler inserire le ‘best practice’ elaborate da TELT per l’avanzamento efficiente dei cantieri Tav, fondate sul meccanismo del silenzio assenso per i pareri ministeriali e sulla semplificazione delle istruttorie. L’opportunità per sbloccare l’alta velocità e gli altri cantieri del Piemonte sarà la conversione in Parlamento del tanto atteso decreto Semplificazione: per questa ragione rivolgiamo fin da ora un appello a tutti i parlamentari piemontesi di ogni forza politica a sostenere un apposito emendamento che la Regione intende condividere con loro per realizzare tutto ciò”.
Allegati
- Il Piemonte non può restare indietro
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- Gli interventi del Piano investimenti viabilità
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