La Regione chiede la riapertura dello stadio della Juventus

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La Regione Piemonte ha trasmesso al Comitato tecnico-scientifico del Ministero della Salute la documentazione con la quale si chiede di autorizzare l'apertura dello stadio della Juventus, che ha predisposto il piano di sicurezza necessario per far tornare in parte i tifosi sugli spalti.

Le misure di contenimento del rischio epidemiologico predisposte da Juventus FC hanno infatti ottenuto il parere favorevole del Settore Prevenzione dell’Assessorato alla Sanità e del Dirmei (il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive).

Il Dpcm del 7 agosto consente dal 1° settembre la partecipazione del pubblico a singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimo di 1000 spettatori per gli stadi all’aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso e, in casi eccezionali, per eventi sportivi che superino questi limiti, affidando alle Regioni la possibilità di sottoporre uno specifico protocollo di sicurezza alla validazione preventiva del Comitato tecnico-scientifico per lo svolgimento dell’evento.

Nel caso di Juventus-Sampdoria della prima giornata si parla di 8.000 spettatori, anche se il numero dipende dalle modalità operative che la società è in grado di mettere in campo e di come riesce a regolare gli ingressi. Entro la fine della prossima settimana si potrebbe avere una risposta dal Cts. Se arriverà un parere positivo sono previste delle prove, perché il Dpcm non è ancora chiaro per quanto riguarda la reiterazione dell’autorizzazione.

Nei prossimi giorni, hanno precisato il presidente della Regione e l’assessore allo Sport, si farà altrettanto per tutte le altre società e discipline sportive interessate a richiedere l’autorizzazione. Un analogo piano di sicurezza è in fase di elaborazione anche da parte del Torino FC per quanto riguarda lo stadio Olimpico Grande Torino.


 

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