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Nel primo anno della sua riapertura il Museo regionale di Scienze naturali ha raggiunto numeri da record per quanto riguarda i visitatori: 190.000, di cui 25.000 delle scuole, e 10.000 adesioni agli eventi. Nei primi quattro mesi è stato registrato un vero e proprio assalto ad un ritmo di 25.000 ingressi al mese. Da segnalare i 437.000 visitatori virtuali tra Instagram, Facebook e sito.
I progetti di ripristino sono proseguiti con l’affidamento alla Società di committenza regionale della progettazione e allestimento di nuove sale espositive. Con 3,8 milioni di euro si consentirà la riapertura di tutto il piano terra nel 2026, facendo salire così a 4.000 metri quadrati gli spazi riqualificati dall’inizio dei lavori. È avanzato anche il piano per realizzazione di tre nuovi depositi, con l’apertura (non al pubblico) di spazi tecnici dove conservare mammiferi, animali in alcool e altri reperti paleontologici.
«Il Museo sta vivendo un momento straordinario di crescita e rinascita - puntualizzano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli - Abbiamo le carte in regola per diventare il primo Museo di Scienze d’Italia per prestigio e attrattività con un patrimonio di circa 7 milioni di reperti. Stiamo perseguendo un modello di recupero economicamente sostenibile che possa rappresentare un esempio virtuoso per altre realtà museali nazionali, e vogliamo ampliare l’esperienza del Museo con un collegamento outdoor, per offrire un contesto in cui scienza e natura possano dialogare in uno spazio aperto e coinvolgente. La nostra visione è quella di un ecosistema culturale interconnesso, in cui tutti i musei del territorio siano in rete e collaborino per rafforzare la nostra offerta turistica e scientifica».
L’obiettivo del 2026 è anche la riapertura della biblioteca. Ma non solo: con i fondi a disposizione la Regione conta di arrivare all’apertura del piano interrato e dei cortili nel 2027. Poi nel 2029 apertura del secondo piano e riallestimento completo entro il 2030.