Le proposte della Regione a sostegno delle Rsa

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Politiche sociali

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Adeguamento delle tariffe, maggiori risorse e monitoraggio sui nuovi inserimenti sono le azioni che la Regione Piemonte intende adottare a sostegno delle Rsa e che sono state illustrate ai rappresentanti delle aziende del settore dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alle Politiche Sociali Maurizio Marrone nel corso di un incontro svoltosi a Torino nel Palazzo di piazza Castello.

Per quanto riguarda l’adeguamento Istat delle tariffe, la Regione intende riconoscere subito alle Rsa un incremento del 3,8% dal 1° gennaio per la quota sanitaria e dal 1° luglio per la quota alberghiera. Una volta ricevuto da Roma il riparto del Fondo sanitario, l’impegno è di portare il budget a 280 milioni l’anno, 12 in più rispetto alla cifra investita in media nei 5 anni pre-Covid.

Per venire incontro al costo maggiore che graverebbe sulle famiglie, in particolare quelle che non usufruiscono della tariffa convenzionata e pagano quindi il 100% della retta, la Regione ha individuato nel Fondo sociale europeo 50 milioni di euro, da suddividere negli anni 2022-2024, da assegnare alle famiglie tramite dei buoni.

Proposti anche un monitoraggio settimanale dei nuovi inserimenti autorizzati dalle Asl, al fine di garantire l’utilizzo delle risorse disponibili, e la velocizzazione dei tempi di inserimento, che non dovranno superare i 30 giorni dall’approvazione della convenzione.

“Con questo metodo di condivisione partecipata - hanno dichiatato il presidente Cirio e gli assessori Marrone e Icardi al termine dell'incontro - riusciremo a salvare il mondo della residenzialità dalla crisi odierna, ricordando che qualsiasi scelta politica deve tenere al centro la persona non autosufficiente da assistere e soprattutto la sostenibilità economica dell’inserimento in struttura per la sua famiglia: una sfida che intendiamo vincere a tutti i costi. Negli ultimi anni, al di là del colore delle legislature, in Piemonte abbiamo avuto un'anomalia, per cui c’è stato un innalzamento degli accreditamenti delle strutture privo però di un adeguamento del rispettivo budget”.

Tra il 2014 e il 2019 la media del budget assegnato dalla Regione alle Rsa è stato tra 265 e 268 milioni di euro, mentre nel 2021, a seguito del calo degli inserimenti dovuti alla pandemia, è ammontato a 251 milioni, a cui se ne sono per il biennio 2020/2021 altri 32 di ristori e quasi 11 per la fornitura gratuita di circa 4 milioni di test antigenici e più di 8 milioni di dispositivi di protezione.

Verranno anche prorogate le delibere che consentono le dimissioni ospedaliere protette e il mantenimento in servizio nelle Rsa anche del personale sanitario e socio-sanitario assunto dalle Asl.

L’incontro è stato pure l’occasione per fare il punto sulla somministrazione della quarta dose: è emerso che più dell’86% degli ospiti delle Rsa l'ha già ricevuta.

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