- Tema
- Politiche sociali
Autore
La priorità della Regione Piemonte è il recupero, attraverso ristrutturazioni, del patrimonio immobiliare di edilizia residenziale. Innanzitutto, vuole completare le operazioni di rendicontazione per verificare le economie utili da usare e intervenire per rendere disponibili tutti gli alloggi sociali.
E’ quanto ha sostenuto l’assessore regionale alle Politiche sociali illustrando in Seconda Commissione del Consiglio la parte di sua competenza del Documento economico-finanziario.
Pur nella scarsità di risorse, ha affermato, le azioni da intraprendere si rivolgono a tre ambiti: edilizia sovvenzionata e agevolata, provvedimenti statali, contributi alle famiglie per il sostegno alla locazione.
L’assessore ha poi fornito alcuni dati sulla situazione delle tre Atc del Piemonte, che gestiscono complessivamente 50.779 alloggi: il giro d'affari complessivo è di 297,6 milioni, la gestione corrente di competenza è sostanzialmente in pareggio, la gestione di cassa invece risente delle morosità dei canoni che si riflettono sulla situazione dei residui, che hanno raggiunto importi rilevanti.
Nell’illustrazione dei punti salienti, si è poi soffermata sulla conclusione del primo e secondo biennio del “Programma Casa”, che riguarda anche l’edilizia agevolata e interventi di social housing, evidenziando che l’azione dell’Assessorato si è incentrata sull’attivazione di percorsi di sostegno al pagamento dei canoni di locazione di edifici privati per gli anni 2019 e 2020, la cui prima parte è stata di 12 milioni di euro, si muoverà verso la costruzione di un idoneo sistema premiale che stimoli la gestione associata tra Comuni per raggiungere in modo capillare i nuclei in difficoltà con misure quali il sostegno ai canoni, il “salva mutui” e il fondo sociale della morosità incolpevole. Nondimeno, sebbene la scarsità di nuove risorse sia da tenere in debito conto, la promozione dello sviluppo di una nuova programmazione passerà attraverso la capacità di rinegoziazione delle intese e degli accordi con il Ministero, per poter riallocare le risorse derivanti dalle economie e da interventi non più attuabili su nuovi progetti innovativi.
Infine, l’assessore ha chiarito il tema dei fondi ex Gescal. La complessità della situazione e la sua ricognizione puntuale, a cui la Regione sta lavorando in modo scrupoloso, richiede tempi lunghi. Mediante il percorso di conciliazione con le Atc si potrà definire il quadro a livello amministrativo e solo allora, con l’individuazione delle economie, la partita potrà essere chiusa. Il relativo accordo di programma risale al 2001 e l’argomento è stato in parte già gestito dalla precedente amministrazione. Nel caso di situazioni la cui gestione è totalmente nella competenza della Regione, come quella delle risorse statali del 2017 e sbloccate nel 2019 per opere di ristrutturazione edilizia dell’importo di 21 milioni di euro, la programmazione e la relativa deliberazione della Giunta hanno avuto tempi celeri.