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Firmato l'accordo tra Regione e gestori delle strutture residenziali che aumenta le risorse per garantire migliori cure e assistenza agli anziani e alle persone fragili senza gravare sulle rette.
Si tratta di 16 milioni di euro, pari al 3,5%, destinato alla quota sanitaria, con l'obiettivo di arrivare al 4% entro l'anno e al 10% entro il 2026, riservati alla quota dei posti letto convenzionati con il sistema sanitario nazionale.
Nell'accordo è stato inserito il richiamo per le strutture firmatarie al rispetto dei contratti comparativamente più rappresentativi, così come previsto dalla delibera approvata a febbraio.
"La pandemia ci ha ricordato l'importanza delle strutture che ospitano e assistono gli anziani e le persone fragili. Proprio riconoscendo il loro grande valore e lo sforzo compiuto nei mesi dell'emergenza sanitaria - commenta il presidente Alberto Cirio - la Regione già nel 2022 ha riconosciuto, dopo dieci anni di tariffe ferme, un adeguamento delle risorse da riconoscere alle strutture accreditate e ora fa un ulteriore sforzo economico che si traduce in maggiore qualità dei servizi, della cura e dell'assistenza per i nostri anziani e in più garanzie di rispetto dei contratti per i lavoratori, con tutele e salari equi".
L'accordo prevede anche la costituzione di specifici tavoli per individuare, relativamente agli anni 2025 e 2026, tariffe adeguate a garantire la sostenibilità del settore, anche alla luce dei rinnovi contrattuali e all'aumento dei costi generali.