Con la pista di bob a Cortina al Piemonte non sono state rubate le Olimpiadi

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“Noi avevamo proposto Cesana se non c'era Cortina. Quella proposta nasceva nel momento in cui Cortina non era disponibile. Queste sono Olimpiadi che si chiamano Milano-Cortina, nessuno ci ha rubato le Olimpiadi: qui qualcuno non ha voluto farle. Si sarebbero potute chiamare Milano-Torino-Cortina, ma Torino non ha voluto. Sappiamo bene come sono andate le cose”: il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha commentato la scelta di Cortina come sede della pista di bob, slittino e skeleton per le Olimpiadi invernale del 2026 dopo che era stato offerto l'impianto di Cesana in caso di mancata realizzazione di quello bellunese.

"Se Cortina sarà - ha sottolineato Cirio - è ciò che era previsto. Però a me interessava mettere in gioco Cesana per avere i soldi: candidarla mi ha permesso di ottenere 13 milioni di euro all'interno dello stanziamento che la presidente del Consiglio Meloni è venuta a sottoscrivere ad Asti. Questi 13 milioni sono ormai assegnati al Piemonte e ci permetteranno di convocare una riunione con i sindac del territorio per decidere come risolvere quello che era diventato un problema".

Il presidente ha quindi puntualizzato che "dare un futuro alla pista di bob di Cesana non vuole dire necessariamente mantenere l'impianto: si può pensare anche a uno smantellamento per ritornare a dare al verde e alla natura quello spazio. Anche perché se mettono a posto l'impianto di Cortina, è evidente che in Italia ci sarà già un'altra pista di bob. L'idea di tornare ad avere a Cesana un bel prato verde o un parco avventure o una struttura comunque più rispettosa dell'ambiente mi sembra intelligente. Ma decideremo con il territorio".

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