"Piemonte2027. Next gen per il futuro" con 400 under35

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Fondi e progetti europei

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A conclusione del roashow “Piemonte Cuore d’Europa”, per la prima volta nella sua storia la Regione Piemonte ha dedicato un focus particolare alla consultazione dei giovani tra i 18 e i 35 anni che vivono in Piemonte e che saranno protagonisti della prossima programmazione europea.

Così, all’insegna del claim “Ripartiamo da nuove idee. Le tue”, dalla Sala della Trasparenza del Palazzo di piazza Castello a Torino ha preso vita una vera e propria maratona digitale, alla quale hanno partecipato 400 giovani, per raccogliere contributi concreti ed innovativi da inserire nel Documento strategico che verrà approvato dalla Regione entro la fine di aprile.

Digitalizzazione, sostenibilità, innovazione sociale, professioni del domani, benessere, vivibilità delle aree urbane e del territorio hanno caratterizzato le cinque ore di brainstorming, suddivise in decine di tavoli virtuali connessi tra loro per un unico confronto collettivo suddiviso in cinque temi prioritari per il futuro: un Piemonte più digitale (Smart), più sostenibile (Ambiente), più sociale (Inclusione), più innovativo (Next Gen), più vivibile (Benessere). Ciascuna delle cinque sessioni è stata introdotta da un esperto che ha ispirato la discussione e lanciato alcuni spunti di riflessione. A seguire i giovani si sono divisi in decine di gruppi di lavoro, sotto la guida di oltre 40 facilitatori/moderatori, appositamente formati, per attivare il confronto sui temi scelti. A ispirare i lavori dei tavoli Emanuela Girardi, Massimiano Tellini, Paolo Pileri, Cristina Pozzi e Christian Greco.

“Pensiamo sia fondamentale consultare i giovani sui temi della prossima programmazione europea 2021-2027, le cui ricadute impatteranno direttamente sulle loro vite - ha commentato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Hanno aderito in centinaia, oltre ogni nostra aspettativa e di questo siamo molto felici”.

Tutte le idee e le proposte emerse nei vari tavoli sono state giudicate positivamente anche dai giovani partecipanti. Per Andrea Pace è stata “un’esperienza veramente bella, impegnativa come preparazione, ed una grande opportunità che ha consentito ad una fascia di popolazione spesso esclusa dai processi decisionali di confrontarsi in modo piacevole e utile con la Regione, in quanto ci teniamo molto a fare qualcosa di importante per il Piemonte”. Per Elena Rajteri “dalla giornata son emerse richieste valide interessanti, tra le quali la necessità di una formazione scolastica e culturale più incisiva e una maggiore connessione tra il territorio, in modo da rendere più partecipative le varie realtà che compongono il Piemonte”.

“400 giovani che decidono di passare il loro sabato a discutere di futuro non sono una cosa da poco, è il segno che la loro generazione ha deciso di prendere in mano di persona le redini del proprio destino - ha concluso l’assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Ricca - Le complessità da affrontare per loro saranno tante, a partire da quelle legate al mondo del lavoro, un mondo in costante evoluzione. Chi meglio dei giovani, però, può trovare e indicarci i nuovi percorsi da intraprendere?”

 

 

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