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La Regione conferma la volontà di inserire le montagne piemontesi tra i siti di gara delle Olimpiadi invernali 2026.
Rispondendo ad un’interrogazione durante la seduta di Consiglio regionale del 28 gennaio, l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, ha dapprima ribadito che “i Giochi olimpici assegnati a Milano e Cortina possono essere un valore aggiunto per il Piemonte. Subito dopo l’insediamento della nuova Amministrazione regionale abbiamo sviluppato un lavoro comune con la Città di Torino per valorizzare il patrimonio olimpico, che è stato inserito all’interno del dossier consegnato lo scorso agosto all’allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti”.
Poi ha reso noto che “ci siamo proposti per ospitare anche discipline sperimentali e senza medagliere quali, ad esempio, lo sci di alpinismo e il chilometro lanciato” e che “in collaborazione con la Fondazione Olympic Park verrà fatta una ricognizione completa degli impianti olimpici, con indicazione dei relativi costi di costruzione, e delle infrastrutture esistenti a Torino e nei Comuni olimpici montani, da poter mettere a disposizione del Governo. In linea con le linee guida del Comitato olimpico internazionale in tema di sostenibilità ed eredità olimpica, il Piemonte potrebbe contribuire con le Regioni coinvolte alla promozione di un modello virtuoso, innovativo, efficace ed attento al riuso degli impianti già esistenti, riducendo il costo totale del dossier. La Regione Piemonte possiede infatti un’esperienza unica che può mettere a disposizione di Lombardia e Veneto”.