Il Piemonte vuole diventare leader della filiera dell’idrogeno

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Trasformare il Piemonte in una delle “hydrogen valley” che l’Italia punta a sviluppare, con un percorso completo che va dalla ricerca alla produzione e al consumo di idrogeno, è il progetto che il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi hanno discusso presso i Ministeri della Transizione ecologica e delle Infrastrutture.

Secondo Cirio e Gabusi “è stata una giornata molto positiva, che ci ha dato la possibilità di approfondire gli investimenti e le misure in arrivo per sviluppare quello che per noi rappresenta uno dei settori strategici. Con la struttura del ministro Cingolani abbiamo analizzato le linee di intervento e le relative risorse in campo, con il ministro Giovannini, oltre a confrontarci sui progetti per l'idrogeno, abbiamo fatto il punto in generale sulle risorse che il Piemonte ha o potrà avere a disposizione e sul modo per ottimizzarle, a cominciare ad esempio dai fondi di sviluppo e coesione che potranno essere usati in modo complementare rispetto a quelli del Pnrr”.

6 linee di intervento

Per diventare leader italiano nella filiera dell’idrogeno il Piemonte punta su sei linee di intervento.

Innanzitutto la ricerca, su cui il Piemonte con il Politecnico di Torino, i propri Atenei e l’Environment Park rappresenta già un punto di riferimento. L’obiettivo sarà, tra gli altri, l’abbattimento dei costi di produzione e per l’utilizzatore finale. Su questo fronte l’assessore all’Innovazione e Ricerca Matteo Marnati ha già coinvolto gli istituti di ricerca in un progetto.

In secondo luogo la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, per cui possono essere utilizzate aree industriali dismesse. Su questa misura è previsto un investimento complessivo per tutta Italia di 500 milioni di euro, di cui una parte può essere attratta in Piemonte.

A questo si aggiunge anche la produzione dei treni, che in Piemonte vede già la presenza a Savigliano di uno dei leader mondiali del settore.

Per incentivare l’uso di idrogeno si punta poi alla conversione dal diesel di alcune linee ferroviarie. Il Piemonte ha presentato la documentazione sia per una linea storica come la Cuneo-Ventimiglia o la Novara-Biella collegata a uno dei poli della logistica, che per altre linee ferroviarie dismesse da tempo e riutilizzabili anche a scopo turistico. Su questa linea a livello nazionale il Governo punta a investire circa 300 milioni di euro.

Si punta anche ad ospitare stazioni di rifornimento per il trasporto pubblico locale e per quello commerciale su gomma, tra cui 40 stazioni per i camion a idrogeno in arrivo dal Nord Europa.

Un altro incentivo riguarda la possibilità di convertire parzialmente a idrogeno misto a gas il consumo di energia del settore industriale, in particolare di quello alimentare, del cemento e del vetro. Linea su cui verranno investiti in tutta Italia circa 450 milioni di euro, integrabili a livello regionale con le risorse europee del Fesr, e che vede in Piemonte grandi aziende già interessate ad approfondire questa opportunità.

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