Piemonte + green, il piano strategico della Giunta per l'ambiente

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Ambiente e Territorio

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Tagliare entro il 2030 l’emissione in atmosfera di circa settemila tonnellate di Pm10 e circa 10 mila tonnellate di biossido di azoto, mettendo in campo 180 milioni di euro di investimenti.

È quanto prevede “Piemonte + green”, l’insieme delle politiche e delle strategie ambientali della Regione Piemonte, illustrate il 2 dicembre a Torino dall’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.

«Nel complesso - ha sottolineato Marnati - i dati dell’Arpa ci segnalano che siamo in miglioramento e stiamo lavorando bene. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo fare ancora di più».

Questione inquinanti. «Su 12 sostanze inquinanti esaminate - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente – sette, che includono anche benzene e piombo, rispettano i limiti su tutto il territorio piemontese. Il Pm10 è fra quelli che continuano a sforare, ma quest’anno chiuderemo meglio di quello passato, quando i superamenti dei limiti sono stati 87. Sono ancora troppi, ma ben meno di quelli di vent'anni fa: nel 2000 ci furono infatti 264 sforamenti».

Le misure del Piano regionale per la qualità dell’aria. Il Piano regionale, approvato lo scorso marzo, prevede 47 misure che spaziano dal traffico agli edifici, dall’agricoltura alle biomasse. Gli investimenti regionali nel 2020 per migliorare la qualità dell’aria ammontano a 180 milioni e 812 mila di euro: bollo auto (7 milioni), controllo ambientale del traffico (3 milioni), rinnovo veicoli (8 milioni e 250 mila), Piano per la mobilità ciclabile (212 mila), trasporto pubblico locale (91 mila), agricoltura (38 milioni e 100 mila), efficientamento energetico (31 milioni e 800 mila), controllo edifici civili da parte dell’Arpa (500 mila).

I bandi. Ci saranno 37 bandi, di cui 22 per il miglioramento del parco auto pubblico e privato, 5 per le emissioni industriali, 2 per la riqualificazione urbana, 5 in campo agricolo, 4 per la comunicazione delle azioni delle Regione verso le aziende, e 9 per l'energia.

Tpl. la Regione Piemonte ha messo a disposizione 13,5 milioni per l’acquisto di autobus elettrici; 70 milioni per l’acquisto di autobus ecologici; 7,5 milioni per le stazioni di ricarica. Sono previsti anche 950.000 euro per il miglioramento del sistema integrato Bip. Il ministero dei trasporti ha messo a disposizione 2,5 milioni per le infrastrutture di ricarica elettrica.

Mobilità elettrica per i privati. Questo capitolo prevede lo stanziamento di 5,5 milioni a fondo perduto di incentivi per la sostituzione dei veicoli di cui 2,5 per i privati con un bando che sarà pubblicato nell’estate 2020. Un altro bando da 2 milioni per i veicoli aziendali e 1 milione per le flotte pubbliche saranno pubblicati nella primavera 2020.

Agevolazioni bollo auto. Per unire le esigenze di migliorare la qualità dell’aria e favorire chi è ancora possessore di auto inquinanti la Regione ha stanziato 7 milioni per esentare dal bollo auto per tre anni coloro che vendono un veicolo euro 0, 1 o 2 per acquistarne uno euro 6, purché non di lusso, cioè al di sotto dei 100 Kw di potenza: le persone che potrebbero giovarsi dell'esenzione sono 500 mila, e si stima che scelgano di farlo il 10%: quindi circa 50 mila.

Gli interventi in agricoltura. Per ridurre le produzioni di inquinanti in campo agricolo sono stati stanziati 38,1 milioni di cui 23,7 già stati assegnati alle aziende mentre altri 14,4 sono da assegnare. I bandi resteranno aperti fino alla fine del 2021. Sono principalmente tre i «compiti» assegnati agli agricoltori: ridurre le emissioni di ammoniaca; utilizzare concimi organici anziché minerali; fruttare nuove tecniche agronomiche verdi.

Move-in. Nel 2020 il Piemonte sperimenterà un nuovo tipo di blocco delle auto inquinanti sul modello del Move-In adottato in Lombardia. A regime saranno abolite tutte le deroghe e le auto avranno a disposizione un plafond chilometrico da gestire a piacimento per entrare e muoversi all’interno delle zone a traffico limitato.

«L'idea - ha spiegato Marnati - è che meno inquini meno paghi. Il sistema allo studio sfrutta la tecnologia gps. I proprietari di auto euro o,1,2 e 3, ovvero quelle che sarebbero bloccate, potranno circolare all'interno delle aree vietate ma rimanendo entro un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale. Il tetto verrà stabilito in base al tipo veicolo e alla classe ambientale». Una sorta di “scatola nera delle emissioni” che gli utenti potranno installare sui loro veicoli. « È un sistema non punitivo - ha concluso l’assessore Marnati - che ha il pregio di permettere il monitoraggio degli spostamenti degli automobilisti. Risulterà quindi utile ai sindaci per gestire il trasporto pubblico».

 

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Il monitoraggio degli inquinanti
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