In Piemonte la coesione funziona: lo dice la commissaria europea per la Politica regionale

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Fondi e progetti europei

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La partecipazione al convegno “Piemonte: dove la coesione funziona. Successi, sfide e opportunità della politica dell’Unione Europea che rimodella le Regioni”, tenutosi il 4 aprile nella Sala conferenze del Museo Egizio di Torino, ha consentito alla commissaria europea per la Politica regionale di dichiarare che il Piemonte è una delle Regioni europee in cui la politica di coesione funziona meglio grazie alla capacità amministrativa di gestire i fondi comunitari e di mettere in atto progetti di grande valore.

Grazie a queste risorse, ha proseguito, ricerca e innovazione hanno ricevuto uno stimolo importante: si sviluppano veicoli elettrici ed ibridi, si sperimentano la digitalizzazione dei processi di business e le nuove tecnologie sanitarie. Tutto ciò è reso possibile dall’inclusione nei processi di ricerca e innovazione delle piccole e medie imprese, mirando a renderle sempre più innovative e produttive.

La commissaria ha anche sostenuto che la collaborazione tra Regione e Unione Europea, ha concluso, dovrà prossimamente orientarsi sulla programmazione del periodo 2021-2027, che assegnerà all’Italia il 7% di fondi in più rispetto ad oggi (la ripartizione avverrà entro fine anno) e vedrà come settori chiave la trasformazione produttiva, la ricerca e l’innovazione, la cultura, il turismo, la rigenerazione delle aree urbane, la mobilità sostenibile, la lotta all’esclusione sociale. L’obiettivo sarà aumentare la platea delle persone che potranno usufruirne e nello stesso tempo i livelli di competitività del sistema.

In apertura dei lavori sono intervenute le assessore regionali al Lavoro e alle Attività produttive, che hanno illustrato i risultati finora raggiunti dal Piemonte grazie ad assegnazioni superiori al miliardo di euro con la programmazione 2014-2020. Con il Fondo europeo di sviluppo regionale sono stati impegnati 500 milioni per la realizzazione di infrastrutture e investimenti produttivi nei campi della ricerca, dello sviluppo dell’automotive e dell’aerospazio, con attenzione particolare ai Parchi della Salute di Torino e Novara. Grazie al Fondo sociale europeo la Regione ha impegnato in questi anni 567 milioni per favorire, tra le altre cose, l’inserimento dei disoccupati e delle categorie sociali meno favorite, finanziato azioni di formazione, l’avviamento di 429 contratti di apprendistato in 175 aziende, la creazione di 400 nuove imprese con lo Sportello MIP-Mettersi in proprio. In totale 300.000 le persone coinvolte. E' stato inoltre messa in evidenza la capacità di certificazione del Piemonte che, rispetto al Fondo sociale, si colloca al primo posto tra le Regioni italiane per obiettivi di spesa.

 

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