Pernigotti: un passo importante ma si continua a vigilare

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“E’ stato fatto un passo avanti importante per il Piemonte ma anche per l'Italia, perché marchi storici come Pernigotti sono un patrimonio nazionale e un simbolo di quel Made in Italy che è nostro dovere tutelare. La Regione ha fatto la sua parte e continuerà a presidiare, vigilando fino a quando questo accordo preliminare non sarà definitivo": il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l'assessore al Lavoro, Elena Chiorino, hanno commentato così l’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure raggiunto nel corso di una riunione tenutasi il 6 agosto.

Cirio e Chiorino hanno quindi giudicato “molto importante che siano due realtà italiane, e una piemontese in particolare, a dare una nuova speranza per il futuro di Pernigotti".

L'accordo

Cioccolato, praline, torroni e preparati per i gelati continueranno infatti a essere prodotti nello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure ancora per molto tempo e non solo per il prossimo Natale, anzi potrebbe essere costruita addirittura una nuova fabbrica sempre nella stessa zona. Lo stabilimento resterà aperto e non ci saranno esuberi. A consentirlo i due accordi preliminari sottoscritti dall'azienda rispettivamente con l'imprenditore Giordano Emendatori e con la cooperativa torinese Spes; il primo è per la cessione del marchio "Maestri gelatieri" e per le relative strutture commerciali e produttive con l'inizio della produzione dal prossimo 1° ottobre; il secondo riguarda la reindustrializzazione della produzione di cioccolato e torrone.

E’ in fase di valutazione la possibilità che sia un unico soggetto aziendale a gestire l'intera produzione di Novi Ligure. In tutti i casi, la valutazione (comprensiva di piano industriale e della struttura societaria di questa eventuale newco) dovrà concludersi, al più tardi, entro la data prevista per la firma dei contratti definitivi, ossia il 30 settembre 2019.

L'accordo è stato raggiunto a meno di un anno di distanza dall'annuncio da parte della proprietà turca Toksoz di voler fermare le attività del sito, mettendo così a rischio il futuro dei lavoratori. L'azienda stessa chiarisce poi che resterà titolare del marchio “Pernigotti 1860” continuando la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti, ricordando che dal 23 luglio scorso ha già ripreso la produzione per la campagna commerciale del Natale 2019 richiamando al lavoro 110 tra dipendenti in cassa integrazione e somministrati.

 

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