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Regione Piemonte e Comune di Trana sigleranno un accordo di collaborazione per la gestione e la valorizzazione del Giardino botanico sperimentale Rea.
Un incontro di approfondimento degli aspetti tecnici legati all’accordo tra gli enti è stato discusso questa mattina presenti gli assessori regionali al Patrimonio Gian Luca Vignale e alla Cultura Marina Chiarelli e il sindaco Cinzia Pachetti.
“La Regione investirà 1,8 milioni di euro di fondi europei e statali per la sostituzione delle serre, il rifacimento delle caldaie e l’installazione di pannelli fotovoltaici. Sarà presentato un piano di valorizzazione anche dal punto di vista gestionale del parco - afferma l’assessore Vignale - Abbiamo voluto questa collaborazione perchè crediamo molto nelle potenzialità del giardino botanico Rea, che si configura non solo come uno spazio in cui si considerano le piante per la loro specifiche caratteristiche ma anche come luogo di conservazione della biodiversità e di divulgazione scientifica. È intenzione della Regione valorizzare tutto il proprio patrimonio, che deve diventare un motore di sviluppo territoriale.”
“Uno spazio che ha tutte le caratteristiche per diventare un polo di attrazione culturale e turistica per la zona”, lo ha definito l’assessore Chiarelli, aggiungendo che “si configura una possibilità di collaborazione con il Museo di Scienze naturali che credo possa davvero rivelarsi utile ed interessante”.
Le caratteristiche del Giardino
Il Giardino botanico Rea si sviluppa su di una superficie di circa 10.000 mq ad una quota di 450 metri. Sono coltivate circa 2000 tra specie, varietà e cultivar di piante provenienti da Piemonte, Italia e da tutto il mondo. Le specie piemontesi sono inserite in biotòpi, che rappresentano piccoli ambienti ricostruiti: bosco misto di latifoglie, ambiente acquatico, roccera calcarea e di serpentino.
Due serre a differente clima ospitano rispettivamente piante tropicali, succulente, mentre una terza serra è dedicata alla collezione di specie carnivore e, durante l’inverno ospita le specie delicate: agrumi, fuchsie, pelargoni.
È presente un arboreto con specie ornamentali rustiche. Principali collezioni riguardano il genere Iris, che comprende sia specie botaniche (Iris perrieri, Iris sibirica, Iris graminea, ecc) che cultivar ornamentali, in particolare Iris barbate alte. Questa collezione custodisce Iris storiche create da Giuseppe G. Bellia e dalle “Signore delle Iris” (Nita Stross Radicati, Gina Sgaravatti, Mary Senni, Flaminia Specht), negli anni 60 del Novecento, per poi arrivare a ibridatori moderni, sia italiani che stranieri. Altra collezione di specie ornamentali riguarda il genere Fuchsia, con circa 20 specie botaniche e 50 cultivar.
Collezioni di specie officinali, aromatiche e alimentari sono ospitate in tre aiuole e una area è dedicata al recupero dei cereali antichi e storici.
Una zona è stata creata con piante idonee ad attirare e nutrire farfalle e utili insetti impollinatori. Inoltre sono stati sistemati un alveare didattico e degli hotel per insetti impollinatori, per sensibilizzare i visitatori a questa importante tematica.
Le attività sono rivolte alla divulgazione e lo studio della botanica, sia per gli adulti che per le scolaresche in visita.