Ospedale Valle Belbo, avvio dei lavori il 16 gennaio

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Sanità
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Come sarà il nuovo ospedale
Come sarà il nuovo ospedale

Il cantiere del nuovo ospedale della Valle Belbo verrà aperto il 16 gennaio prossimo. Ad annunciarlo il presidente della Regione Alberto Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori alla Sanità Luigi Genesio Icardi e alle Opere pubbliche Marco Gabusi nel corso della presentazione dei lavori, dopo che il 22 dicembre è stato firmato il contratto tra l’Asl di Asti e l’ATI Ruscalla per la realizzazione dell’opera.

“Oggi è una giornata molto importante perché sblocchiamo un cantiere fermo da quasi 10 anni, una cosa inaccettabile - ha affermato Cirio - Si unisce alle altre opere strategiche che abbiamo trovato inchiodate e che ci siamo impegnati a far ripartire: dall’ospedale di Verduno a questo della Valle Belbo, dalla Tav all’Asti-Cuneo, fino alla galleria di Omegna e alla Pedemontana. Perché il primo dovere di un amministratore pubblico è completare ciò che si inizia e garantire a ogni cittadino il diritto più importante, che è quello alla salute. Un principio fondamentale che deve valere per chi abita in città, così come per chi vive in collina o in uno dei nostri splendidi borghi di montagna”.

Per il completamento del progetto l’attuale Amministrazione regionale un anno fa aveva stanziato 14 milioni di euro, consentendo così anche la copertura finanziaria dei lavori di sistemazione delle aree esterne e il potenziamento del presidio territoriale Santo Spirito per le esigenze della medicina di prossimità. Complessivamente, l’investimento per la realizzazione degli interventi, comprensivo delle opere già realizzate, è di oltre 57 milioni di euro.

“Con la rimodulazione e il completamento del Valle Belbo - ha osservato Icardi - andiamo finalmente ad attuare il progetto dell’ospedale plurisede dell’Asl di Asti, in stretta connessione con il Cardinal Massaia, il Santo Spirito di Nizza Monferrato e la rete delle strutture sanitarie di prossimità. Poniamo fine a un’odissea, offrendo una risposta concreta ai bisogni di salute del territorio attraverso un nuovo modello di assistenza che pone il paziente, e non più l’ospedale, al centro del circuito di cura territorio-ospedale-territorio”.

Il vicepresidente Carosso si è soffermato su “una promessa mantenuta fatta ai cittadini in campagna elettorale” e l’assessore Gabusi ha sottolineato che “siamo riusciti a centrare l’obiettivo con un grosso investimento nonostante nessuno nel 2019 potesse immaginarsi il sopraggiungere di tutte le difficoltà legate alla guerra in Ucraina e all'aumento esponenziale dei materiali dei lavori pubblici”.

Collocato su un’area di 46.000 metri quadrati (di cui 6.400 coperti) il Valle Belbo ospiterà: al piano seminterrato radiologia, farmacia, mensa, guardaroba, spogliatoi, locali tecnici e camera mortuaria; al piano rialzato punto accoglienza, reparto dialisi, punto di primo intervento, tre blocchi di ambulatori specialistici, reparto recupero riabilitazione funzionale, altri studi medici, direzione sanitaria e amministrativa; al piano primo 83 posti di area medica (35 stanze doppie più 13 singole), sala del silenzio e punti di controllo infermieristico.

Nel presidio territoriale “Santo Spirito” di Nizza Monferrato sono previsti casa della salute, ambulatori specialistici, punto prelievi, servizi riconducibili all’Area Psi (Serd, Psicologia, etc) ora localizzati in strutture esterne, servizi vaccinali e altri servizi specificamente territoriali.


 

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