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La Giunta regionale ha istituito il Dipartimento sanitario interaziendale funzionale “Malattie ed emergenze infettive”, che si occuperà del coordinamento delle diverse Unità operative delle aziende sanitarie coinvolte nella gestione delle malattie infettive e delle relative emergenze.
Nell’illustrare le motivazioni che hanno portato alla creazione della nuova struttura, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi evidenzia che “dovrà garantire il coordinamento nell’ambito della gestione dell’emergenza Covid-19 senza soluzione di continuità rispetto a quanto svolto dalle competenti aree funzionali dell’Unità di Crisi regionale, che a sua volta rimarrà attiva fino alla completa attivazione della nuova struttura". Alla base di tutto c'è "l’indifferibile esigenza di garantire un livello di presidio adeguato alle emergenze di tipo infettivo, anche di carattere ricorrente, ad iniziare dalle sindromi influenzali, di possibile diffusione a livello nazionale e regionale in una società globale”.
Il Dipartimento avrà inizialmente sede nell’ex Ospedale Valdese, in capo all’Asl Città di Torino (già sede della Struttura complessa Malattie infettive a direzione universitaria e Centro di riferimento regionale per le attività di diagnosi e cura delle malattie infettive e per la diagnostica infettivologica) è sarà costituito dall'aggregazione dei Servizi di igiene e sanità pubblica (Sisp) dei Dipartimenti di prevenzione, dei Servizi di prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza, delle Unità di gestione del rischio sanitario e dei Servizi malattie infettive istituiti presso le aziende sanitarie, del Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Seremi) dell’Asl di Alessandria e del Servizio sovrazonale di Epidemiologia (Sepi) dell’Asl TO3. Raccordandosi con la direzione Sanità e Welfare e i settori regionali competenti sui sistemi di monitoraggio ed informativi legati all’attuale situazione emergenziale, si farà carico delle iniziative necessarie alla gestione delle malattie infettive e disporrà di una Centrale operativa regionale. Quest’ultima assumerà, altresì, tutte le iniziative necessarie al coordinamento delle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali, così come implementate nei piani regionali, in raccordo con tutti i servizi ed il Sistema di emergenza-urgenza, anche mediante strumenti informativi e di telemedicina.