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Anche per l’anno educativo 2025-26 la Regione Piemonte rinnova il proprio impegno a sostegno delle famiglie stanziando oltre 1,4 milioni di euro per il prolungamento dell’orario degli asili nido comunali.
Grazie a queste risorse, interamente coperte dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-27, i Comuni potranno estendere l’orario da settembre a luglio senza alcun costo aggiuntivo. Le possibilità includono l’apertura il sabato mattina, durante le vacanze natalizie o nei periodi di sospensione scolastica, così da rispondere in modo flessibile alle esigenze dei genitori che lavorano.
“Potenziare i servizi per l’infanzia significa dare risposte reali ai bisogni di mamme e papà, sostenere l’occupazione femminile, contrastare la denatalità e favorire la crescita dei territori - ha dichiarato il vicepresidente e assessore regionale ad Istruzione e Merito Elena Chiorino nel corso della presentazione della misura, svoltasi a Palazzo Oropa di Biella - Dove ci sono i servizi educativi c’è futuro. Il prolungamento degli orari nei nidi comunali è un aiuto concreto per chi ogni giorno si trova a conciliare lavoro e vita familiare”.
L’iniziativa offre un’opportunità anche per i Comuni: migliora la qualità del servizio, crea nuove opportunità di occupazione per le educatrici, contribuisce a contrastare lo spopolamento, in particolare nelle aree montane e periferiche. La sua efficacia è testimoniata dai numeri: dal 2021 stanziati oltre 4 milioni di euro e coinvolti più di 3.000 bambini.
Il bando completo è consultabile su https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/prolungamento-orario-asili-nido-anno-educativo-2025-2026
Scuole di montagna
La Regione rinnova il suo impegno anche per salvare le scuole di montagna. Con uno stanziamento di 433.000 euro per l’anno scolastico 2025/26 si intende raggiungere due obiettivi: salvaguardare il mantenimento delle scuole del primo ciclo che rischiano di chiudere a causa di un ridotto numero di iscritti, e risparmiare così un forte disagio agli alunni e alle loro famiglie ubicate; migliorare l’organizzazione didattica con lo sdoppiamento parziale delle pluriclassi che versano in condizioni di particolare difficoltà, per equiparare l’offerta formativa a quella normalmente garantita sul resto del Piemonte.
Lo scorso anno il sostegno della Regione ha scongiurato la chiusura di sette scuole e due asili, mentre 166 piccoli plessi hanno potuto coprire i costi necessari per migliorare l’offerta didattica. Nei prossimi mesi verrà aperto il bando che consentirà alle Unioni montane di presentare proposte progettuali per rafforzare il personale nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado nel territorio di riferimento.
Secondo Chiorino “sostenere le scuole e gli asili delle aree montane non è solo una scelta educativa, ma una precisa strategia per difendere il diritto allo studio di tutti i bambini, indipendentemente dal luogo in cui vivono. La scuola è presidio culturale, sociale e civile: mantenerla viva nei piccoli borghi significa investire sul futuro della nostra montagna, contrastare lo spopolamento e garantire pari opportunità formative. Con questo intervento, rafforziamo la qualità dell’offerta didattica e ribadiamo che la Regione è accanto ai territori, soprattutto quelli più fragili, per dare valore alla centralità dell’istruzione. Ringrazio l’assessore allo Sviluppo e Promozione della montagna Marco Gallo per l’attenzione e la sensibilità con la quale ha affrontato il tema”.