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La Regione Piemonte ha aggiornato la programmazione della campagna vaccinale dopo che Ema e Aifa hanno dato il via libera a riprendere la somministrazione di AstraZeneca.
“Un vaccino - ha dichiarato il presidente Alberto Cirio - che è stato confermato essere sicuro. Una dichiarazione importante perché le vaccinazioni si fanno anche nutrendo fiducia sui prodotti disponibili, mentre ultimamente sulla credibilità di AstraZeneca si erano addensate nubi che adesso si sono dissolte. In Piemonte sono quindi riprese le convocazioni ed è stato richiamato chi era in attesa”.
Le nuove scadenze
Il presidente Cirio ha comunicato alcune importanti scadenze:
- invio entro lunedì 22 marzo del messaggio di convocazione con giorno, ora e luogo del vaccino agli over80 che ancora non lo hanno ricevuto (in caso contrario devono segnalare al medico di riscontrare eventuali problemi in piattaforma);
- somministrazione a tutti gli over80 della prima dose entro il 15 aprile (chi non è non è trasportabile viene contattato direttamente dall'Asl):
- il 26 marzo si partirà con la prima dose per le persone estremamente vulnerabili e i disabili gravi (le somministrazioni sono invece già iniziate per chi è ricoverato o in cura ospedaliera), mentre il 29 marzo si inizierà con i loro conviventi e caregiver;
- il 29 marzo inizio della somministrazione della prima dose alle persone tra 70 e 79 anni presso il proprio medico di famiglia, gli ambulatori di medicina di gruppo o i centri vaccinali delle Asl;
- entro il 15 aprile completamento della somministrazione della prima dose al personale scolastico, universitario e della formazione professionale.
Le dosi
Attualmente sono in giacenza 104.000 dosi di AstraZeneca, 28.000 di Pzifer e 16.500 di Moderna.
Le prossime consegne saranno: per AstraZeneca 9.200 dosi il 20 marzo, 9.500 il 22-27 marzo, 88.000 tra 29 marzo e 3 aprile; per Moderna 27.200 dosi il 20 marzo e 39.600 tra il 29 marzo e il 3 aprile; per Pfizer 84.240 dosi il 23 marzo, 85.410 il 29 marzo, 126.360 il 5 aprile.
I centri vaccinali
Sono 136 i centri pubblici già attivi, ai quali se ne aggiungeranno tra pochi giorni 24 in strutture sanitarie private convenzionate o autorizzate e quelle al momento utilizzate da Carabinieri ed Esercito.
Per fine marzo si prevedono 20.000 vaccinazioni al giorno, di cui 3500 nei centri privati che hanno aderito attualmente.