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Non appena atterrati nel pomeriggio all’aeroporto di Torino Caselle, i primi 22 medici volontari che il Governo ha messo a disposizione degli ospedali piemontesi sono immediatamente partiti per le loro destinazioni: 7 a Verduno, 7 a Torino e provincia, due a Novara e uno a Cuneo, Vercelli, Biella, VCO, Asti e Alessandria. Sono specializzati in malattie infettive, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, cardiologia, medicina d’urgenza e interna.
Accompagnati dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, sono stati accolti dal presidente della Regione, Alberto Cirio, e dal sindaco e dal prefetto di Torino, Chiara Appendino e Claudio Palomba. Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e il commissario straordinario Vincenzo Coccolo che, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha organizzato l’immediata operatività della squadra.
“Vi ringrazio di cuore e prometto che dimenticheremo la vostra generosità - ha detto con emozione il presidente Cirio - perché ci sono tanti piemontesi che vi stanno aspettando e hanno bisogno di voi. Il vostro contingente per noi è vitale: siamo tra le prime Regioni d'Italia per incremento dei posti di terapia intensiva, ma iniziano a mancare i sanitari”.
“Siamo anche noi commossi perché non ci aspettavamo questa accoglienza - ha commentato uno dei medici atterrati a Caselle - Siamo venuti per lavorare e ci auguriamo di poter fare ciò che vi aspettate da noi”. “Non ce la facevo a stare a casa con i nipoti, sono un medico anestesista rianimatore in pensione e sono tornata a lavorare”, ha aggiunto una dottoressa in arrivo dalla Toscana.
Il ministro Boccia ha dal canto suo sottolineato che “lo Stato c'è, è sempre al fianco di Regioni e cittadini perché in una situazione come quella che stiamo vivendo nessuno ce la fa da solo. Dobbiamo tenerci per mano e superare insieme questa emergenza. Il Governo continua ad acquistare quanto più possibile e fa arrivare, grazie allo straordinario lavoro delle nostre forze dell’ordine e delle forze armate, materiali sanitari e personale medico e infermieristico nei territori più colpiti. Il Piemonte e la Valle d’Aosta, come la Lombardia, le Marche, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige hanno fatto richiesta di medici volontari per supportare gli ospedali in situazioni critiche e la risposta dello Stato è stata immediata. La prossima settimana sarà operativa anche l’unità infermieristica Covid-19 del Governo, coordinata dalla Protezione civile”.