Mercatone Uno: primo obiettivo la continuità lavorativa

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Il primo obiettivo rimane la continuità lavorativa per tutti. E su questo il mio impegno personale e quello di tutta la Regione sarà forte e costante. In attesa che la cassa integrazione venga erogata, verranno siglate convenzioni con le banche disponibili ad anticiparla ai lavoratori piemontesi”: il presidente Alberto Cirio riassume così l’esito del tavolo di crisi sul caso Mercatone Uno tenutosi il 19 giugno a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico ed al quale ha partecipato con l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino.

Il tavolo, in cui è stata affrontata la situazione in generale a livello italiano, è stato preceduto da un incontro riservato con il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico, Davide Crippa, e il presidente del tavolo di crisi, Giorgio Girgis Sorial, chiesto da Cirio per affrontare in particolare alcuni aspetti che riguardano il Piemonte: “Abbiamo parlato di cosa è possibile fare in concreto per i 250 lavoratori piemontesi. Così come richiesto anche da noi dopo l’incontro con sindacati e dipendenti, ci è stata comunicata la decisione del Tribunale di Bologna di annullare il contratto di vendita alla Shernon, in modo da retrocedere alla situazione precedente di amministrazione straordinaria e consentire l’attivazione della cassa integrazione, impossibile da avviare con un’azienda fallita. Sono stati nominati i nuovi amministratori straordinari che, adesso, avranno il compito di creare le condizioni per trovare un nuovo, e soprattutto affidabile, acquirente”.

“La cosa importante - evidenzia il presidente - è anche che la richiesta di attivazione della cassa verrà retrodatata a maggio, in modo da non produrre ulteriore danno ai lavoratori. Da risolvere c’è ancora la criticità del valore da attribuire a questi ammortizzatori. I lavoratori infatti, per venire incontro alle richieste di Shernon, hanno accettato una riduzione di stipendio e orario di lavoro e se la cassa dovesse tener conto di questa nuova configurazione contrattuale avrebbe un importo molto esiguo. Abbiamo quindi chiesto al Ministero di poterla calcolare sulla base dei contratti precedenti alla vendita alla holding”

Inoltre, Cirio annuncia di aver incaricato l’assessore Chiorino di predisporre in pochi giorni delle convenzioni con le banche disponibili ad anticipare ai lavoratori il valore dell’assegno: “Da quando la cassa viene autorizzata a quando viene effettivamente erogata passano infatti mediamente tre mesi, e noi non possiamo lasciare i lavoratori in sospeso per altre settimane. È necessaria una soluzione ponte e la metteremo in atto con gli istituti di credito di cui gli uffici regionali avranno raccolto la disponibilità. I lavoratori potranno aprire un conto sul quale verrà loro anticipato il valore degli ammortizzatori, in attesa che vengano resi disponibili dallo Stato”.

La cassa integrazione straordinaria partirà dal 24 maggio (giorno in cui il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della Shernon), durerà fino al 31 dicembre 2019 e verrà calcolata sugli ultimi contratti dei dipendenti di Mercatone Uno e non su quelli firmati precedentemente all'accordo con Shernon (che erano più sostanziosi), come avevano richiesto i sindacati. Risolta anche la questione relativa all'intervento del fondo di garanzia dell'Inps per il pagamento del Tfr in favore dei lavoratori di società in amministrazione straordinaria passati alle dipendenze di nuovi acquirenti. Firmato pure un accordo per il rientro del Gruppo Mercatone Uno in procedura di amministrazione straordinaria.

 

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