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La Regione Piemonte ha disposto che entro una decina di giorni vengano stabilizzati gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. L'assessorato alla Sanità, sentito il parere dell'Avvocatura, ha infatti indicato le aziende sanitarie di effettuare le procedure già previste nei mesi scorsi e poi bloccate dalla decisione del Governo di impugnare il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale. Saranno portate a termine entro una decina di giorni.
“Si tratta della soluzione che riteniamo migliore per garantire in tempi rapidi la continuità del servizio e la tutela dei medici impegnati - ha annunciato l'assessore Antonio Saitta rispondendo a un'interrogazione in Consiglio regionale - La Regione, dal punto di vista giuridico, si è comunque costituita in giudizio e difenderà le proprie ragioni. Ma, forti del parere dell'Avvocatura, abbiamo deciso di procedere immediatamente con la stabilizzazione".
L'impugnativa della legge non pregiudica infatti la validità della norma fino al definitivo pronunciamento della Corte Costituzionale. La decisione non varrà in ogni caso per le situazioni che nel frattempo sono state consolidate.
La stabilizzazione è prevista dall’articolo 135 della “Legge annuale di riordino dell'ordinamento regionale” (la cosiddetta “Omnibus”) del 17 dicembre scorso e riguarda quei medici che lavorano già da anni all’interno del servizio del 118 ma che fino ad oggi non è stato possibile assumere a tempo indeterminato. Dispone che i medici in servizio presso le strutture del sistema di emergenza-urgenza territoriale 118 con contratti a tempo determinato o comunque con rapporti di lavoro flessibile, e con un’anzianità lavorativa di almeno tre anni, possano accedere alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato anche senza aver superato il corso di Medicina generale ma solo quello di Emergenza territoriale. Questa possibilità resta comunque circoscritta agli incarichi del sistema di emergenza-urgenza e non prevede l’inserimento dei medici nelle graduatorie per la Medicina generale.