Da lunedì 8 marzo didattica a distanza con due fasce di intervento in base al rischio

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La Regione Piemonte potenzia da lunedì 8 marzo, in attuazione dell’ultimo Dpcm, la didattica a distanza su tutto il territorio secondo due fasce di rischio.

Fascia di rischio 1

Comprende 21 distretti sanitari delle province di Asti, Cuneo, Torino, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola: Nizza Monferrato, Fossano, Saluzzo, Mondovì, Cuneo, Alba, Bra, Centro-Collegno, Pinerolese-Pinerolo, Sud-Orbassano, Chivasso-San Mauro, Ciriè, Cuorgnè, Ivrea, Settimo Torinese, Carmagnola, Moncalieri, Nichelino, Vercelli, Domodossola, Verbania. Elenco completo

In tutti questi Comuni è sospesa l’attività didattica in presenza, con conseguente attivazione di quella a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori, nonchè dei servizi educativi per la fascia 0-3 anni (micronidi, nidi, sezioni primavera, servizi integrativi come baby parking e doposcuola). 

Si precisa che, ai sensi del Dpcm del 2 marzo, non è contemplata la scuola in presenza per i figli dei lavoratori di servizi essenziali. A sostenerlo sono le note del Ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte diffuse a seguito della richiesta di chiarimento che il presidente Cirio ha sollecitato al ministro Patrizio Bianchi.

La misura si rende necessaria alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.

Si precisa inoltre che i servizi educativi per l'infanzia sono sospesi nei paesi in zona rossa.

Fascia di rischio 2

Nel resto del territorio piemontese, compresa Torino, alla luce della situazione di eccezionale peggioramento dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese (che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione), l’attività didattica proseguirà in presenza per nidi, micronidi, materne, elementari e prima media, mentre per seconda e terza media, superiori e Università le lezioni si svolgeranno in dad al 100% (sempre ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori). Elenco completo

Il testo dell'ordinanza    Leggi i chiarimenti

“Sono misure dolorose e si vorrebbero evitare, tanto che abbiamo fatto un lavoro certosino.- commenta il presidente Alberto Cirio - Abbiamo diviso il Piemonte in 38 distretti e abbiamo applicato i parametri che ci ha dato il Governo distretto per distretto, in modo da non chiudere dove non è strettamente necessario. Dove l'abbiamo fatto è perché sarebbe stato da incoscienti non intervenire. Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito, in modo da tornare il prima possibile alla scuola in presenza”.

"Sappiamo quanto sia difficile per le famiglie questo momento, per questo abbiamo lavorato chirurgicamente sui territori per mantenere aperto il più possibile ove possibile sulla base del nuovo Dpcm, che impone regole più stringenti e vincolanti - aggiunge l'assessore all'Istruzione Elena Chiorino - Proprio perché le nostre scuole stanno collaborando bene, ed i dati che ci provengono dal Progetto Scuola Sicura ne sono una prova tangibile, continueremo a lavorare assiduamente per garantire l'attività educativa e didattica, non solo perché i nostri bambini e ragazzi ne hanno diritto, ma anche e soprattutto, perché ne hanno bisogno. Quel che è certo, e su cui mi permetto di rinnovare l'invito, è di essere tutti ancora più responsabili e attenti, non solo a scuola, ma anche fuori dalle mura scolastiche poiché la scuola è non solo una, ma 'la' priorità assoluta".

Altre misure

Per limitare la possibilità di occasioni di assembramento, da martedì 9 marzo in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, zone skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione ai soggetti con disabilità).

Da sabato 6 marzo l’accesso alle attività commerciali è consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani).

Inoltre si raccomanda fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto.

 

Tutte le misure elencate in questo articolo saranno valide fino al 20 marzo incluso.

Allegati

Comuni in fascia di rischio 1.pdf
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Comuni in fascia di rischio 2.pdf
File pdf - 126.5 KB
La lettera del presidente Cirio.pdf
File pdf - 350.6 KB
La risposta del Ministero dell'Istruzione.pdf
File pdf - 350.19 KB
La nota dell'Usr.pdf
File pdf - 222.59 KB
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