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Il piano di riduzione delle liste d’attesa e il miglioramento dell’accesso alle cure per tutti i cittadini sono al centro del protocollo d’intesa firmato nel Grattacielo Piemonte dal presidente della Regione Alberto Cirio e dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Giorgio Airaudo, Luca Caretti e Giovanni Cortese.
L’accordo prevede alcune azioni operative da realizzare con i 25 milioni di euro assegnati ad Azienda Zero, a partire dalla disponibilità del 100% delle agende del sistema pubblico e del privato accreditato sulla piattaforma del Cup, che sarà riorganizzato a partire dal capitolato per la nuova gara d’appalto (quello attuale è in scadenza a ottobre) con una suddivisione del territorio su almeno cinque quadranti, il monitoraggio della domanda e l’incremento della capacità di risposta da parte del call center.
Tra gli elementi di novità:
- il monitoraggio complessivo della domanda di prestazioni e non solo di quelle erogate
- l’incremento della capacità produttiva dell’area ambulatoriale, con l’aumento delle ore dei medici specialisti e con il reclutamento degli specializzandi in base all’accordo firmato con le Università
- la presa in carica attiva delle prestazioni del Piano nazionale per la gestione delle listre di attesa
- la gestione con percorsi dedicati per i pazienti cronici.
«Già dal 2022, abbiamo avviato un piano straordinario che ci ha consentito di fronteggiare il periodo post-pandemico e recuperare i volumi pre-pandemia per quanto riguarda le prestazioni più urgenti, le U, B e le D come certificanto anche dalla Corte dei Conti - affermano il presidente Cirio e l'assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - Abbiamo ora l’esigenza di affrontare il tema delle prestazioni programmate su cui si registrano ancora tempi di attesa critici e per questo abbiamo condiviso con i sindacati, all’interno di un dialogo proficuo e costante, un percorso chiaro, per tappe, che prevede lo stanziamento di 25 milioni di risorse del bilancio regionale, destinate interamente al sistema pubblico, per ridurre i tempi di attesa delle prestazioni programmate, con l’obiettivo produrre quest’anno, 212 mila prestazioni in più rispetto al 2023. E’ un obiettivo ambizioso, ma siamo tutti al lavoro per raggiungerlo».