L’inclusione dei disabili passa dalle opportunità di lavoro

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In occasione della Giornata mondiale delle persone con Disabilità del 3 dicembre, l’assessore regionale ai Diritti civili, Roberto Rosso, afferma che "l'inclusione dei disabili passa attraverso le opportunità di lavoro".

Ma dato che “purtroppo, talvolta, gli enti pubblici non rispettano le quote di assunzione riservate ai disabili”, Rosso sostiene che “dobbiamo essere noi i primi a dare l’esempio e pretendere che anche i privati seguano quanto prescritto dalla legge in questa materia. Mi sono già attivato presso la Regione Piemonte affinché si adempia integralmente alle disposizioni nelle future assunzioni, in modo che le quote siano precisamente rispettate”.

“E’ pur vero che il 49,7 per cento delle persone disabili sono impiegate nel pubblico, ma in generale sono ancora troppe le barriere fisiche e morali da abbattere per permettere a questi cittadini una vita più inclusiva e integrata”, prosegue l’assessore, ricordando che “in questi mesi ho potuto incontrare molte persone che convivono con enormi difficoltà e ho conosciuto realtà virtuose come Anglat, Cas’Aglea e Fand, che si adoperano per dare voce a chi tutti i giorni si scontra con la discriminazione, ma anche per trovare soluzioni ai numerosi problemi, dai parcheggi all’accesso al lavoro”.

Commentando il rapporto Istat ‘Conoscere il mondo della disabilità’, presentato a Roma, Rosso puntualizza: “Ci fa capire quanto ancora ci sia da fare e quali siano le sfide che ci aspettano per garantire una vita dignitosa a queste persone che dimostrano di essere un esempio di forza per tutti”. Dai dati emerge infatti che oltre tre milioni di persone in Italia sono disabili, più di 600.000 vivono in situazioni di isolamento, in due milioni di famiglie c’è una persona con limitazioni gravi e molto spesso questi nuclei familiari fanno fronte ai bisogni di assistenza e alle spese da soli; ma faticando a conciliare vita lavorativa e cura della persona, si appoggiano spesso a una rete informale di aiuti i cui servizi sono però a pagamento.

Anche dal punto di vista lavorativo la situazione non presenta dati confortanti, infatti solo il 31,3% dei disabili tra i 16 e i 64 anni ha un impiego. “Su questo fronte - fa presente l’assessore - mi sono sincerato che le Agenzie per il lavoro possano inviare le comunicazioni su concorsi e opportunità di lavoro per le categorie protette alle associazioni preposte, in modo da far circolare il più possibile le informazioni. Inoltre, da pochi giorni sul sito dell'Agenzia  Piemonte Lavoro sono state inserite le voci su titoli di studio e qualifiche posseduti dagli iscritti alle categorie protette. Due criteri che possono rivelarsi particolarmente utili alle imprese in cerca di personale”.

Lassessore alle Politiche sociali  Chiara Caucino  aggiunge che “promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità  è un dovere delle Istituzioni . In Piemonte si stimano più di 50.000 disabili certificati, di cui 37.000 seguiti dai servizi sociali, per i quali esistono numerose progettualità in atto. Ogni anno, infatti, la nostra Regione stanzia quasi 40 milioni di euro per permettere loro una vita il più normale possibile”.

Caucino inoltre sottolineato “l’importanza e il sostegno per queste persone che ogni giorno si trovano a fronteggiare piccole e grandi difficoltà. Lavorare per farli sentire parte integrante e attiva della nostra società rappresenta uno degli obiettivi che portiamo avanti con grande impegno e convinzione”.

 

 

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