La legge funziona: in Piemonte continua il calo del gioco d’azzardo

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La legge regionale sul gioco d’azzardo funziona: dal raffronto dei dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, relativi a tutte le Regioni, si evince che in Piemonte non si sono verificati aumenti esponenziali del gioco online e nel 2018 il gioco fisico si è ridotto di 503 milioni di euro rispetto al 2016.

Risultati accolti con soddisfazione dal presidente Sergio Chiamparino, che mette in risalto “la significativa riduzione complessiva dei volumi di gioco e di conseguenza anche delle perdite da parte dei giocatori”, mentre l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, rileva che “al di là degli aspetti economici un risparmio consistente per la sanità regionale, che può essere investito in altri ambiti” e l’assessora all’Istruzione e Formazione professionale, ricorda che “l’applicazione della legge va avanti con le diverse azioni di prevenzione e formazione previste dal piano di contrasto al gioco d’azzardo patologico”.

I dati analizzati dai ricercatori di Ires Piemonte ed elaborati dal Dipartimento Patologia delle dipendenze dell’Asl TO3 (coordinatore del gruppo di lavoro regionale) evidenziano il consistente calo del “gioco fisico” (- 503 milioni nel 2018 su un totale di 4.624, -9,8% sul 2016, quando si erano spesi 5.127 milioni, e -4,8% sul 2017, quando ne furono utilizzati 4.855) avviene mentre nel resto d’Italia le giocate sono continuate a crescere: sono passate da 69.610 a 70.156 milioni, con un aumento di 546 milioni (+0,8%). Se il dato nazionale nel suo complesso resta stabile intorno ai 74.780 milioni, il merito può essere dunque attribuito al contenimento dell’offerta ottenuto grazie alla legge regionale.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i dati sul gioco “a distanza”: la forte crescita registrata è minore in Piemonte (+ 75%, da 1.113 a 1.948 milioni) rispetto al resto d’Italia (+82,4%, da 15.801 a 28.728 milioni giocati). Questo vuol dire che non si sta verificando nessuna “esplosione” del gioco online come conseguenza della restrizione dell’offerta di gioco con apparecchi automatici ed anche che la netta riduzione delle giocate con apparecchi di gioco (New Slot e VLT) non è “compensata” dall’aumento di quelle con altri giochi “fisici”.
Nel corso degli ultimi mesi è inoltre notevolmente il numero delle slot-machine (AWP), passate dalle 22.014 del 31 dicembre 2017 alle 12.468 del 30 settembre 2018.

La Regione ha in serbo altre due novità:
- sta avviando operativamente il piano di comunicazione che si propone di prevenire il gioco d’azzardo patologico aumentando la conoscenza dei rischi utilizzando strumenti di informazione diffusa e momenti di approfondimento e di coinvolgimento della popolazione;
- sta elaborando il progetto di software geografico libero da mettere a disposizione dei Comuni per facilitare la localizzazione dei luoghi sensibili, necessaria per delimitare le aree interdette all’installazione di apparecchi di gioco entro le distanze prescritte dalla legge.