Insediato il tavolo per la stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario

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Sanità
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Insediato in Regione il tavolo permanente tra l'ente ed i sindacati per la stabilizzazione dei 5.000 appartenenti al personale sanitario e socio-sanitario reclutati per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Nel corso dell'incontro, al quale erano presenti il presidente della Regione, l'assessore alla Sanità, il direttore regionale ed i tecnici della Direzione, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto (Cgil, Cisl, Uil, Fsi Usae, Fials, Nursing up) è stato ribadito che, alla luce della normativa attuale, che consente di assumere a tempo indeterminato solo le professioni sanitarie e socio-sanitarie che hanno maturato entro giugno di quest’anno 18 mesi di servizio (di cui almeno 6 nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022), è possibile stabilizzare 1.137 persone, che la Regione assumerà con proprie risorse dal mese di luglio, via via che andranno in scadenza i loro attuali contratti.

Per chi non rientra nelle categorie stabilizzabili o non ha maturato il periodo temporale necessario per legge, l’obiettivo comune è quello di trovare una strada normativa e finanziaria per garantire il più possibile la proroga dei contratti, con l’auspicio che a livello nazionale vengano aperte in futuro altre finestre di assunzione.

La terza possibilità per dare copertura economica alle stabilizzazioni è che la Regione usi risorse proprie, con l'assestamento di bilancio previsto per il mese di luglio, utilizzando i canoni delle concessioni idroelettriche oppure i Fondi europei per lo Sviluppo e la Coesione, per il quale si è in attesa del via libera del Governo.

La situazione finanziaria

Presidente e assessore hanno comunicato che la Regione è in attesa di ricevere i circa 360 milioni di euro che il Governo deve erogare per la copertura delle spese Covid, tramite l'autorizzazione a stipulare un mutuo decennale oppure il riparto e l'assegnazione diretta.

Altri 58 milioni sono in arrivo da finanziamento statali (11 per il piano pandemico Panflu, 7 per le attività territoriali previste dalla legge 234/2021, mentre sugli altri 40 è in corso un'interlocuzione con il Governo).

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