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Un accordo tra l’Assessorato regionale alla Sanità e le rappresentanze sindacali dispone il pagamento dei primi due terzi del bonus destinato al personale del comparto sanitario (infermieri ed operatori socio-sanitari) impegnato nell’emergenza Coronavirus. Dei 41 milioni e mezzo pattuiti ne verranno quindi pagati nella busta paga di settembre 27 e mezzo. Entro il 30 settembre Assessorato e sindacati del comparto torneranno a riunirsi per discutere l’erogazione della parte rimanente, alla luce dei provvedimenti promessi dal Governo.
L’intesa fa seguito ai rilievi del Ministero dell’Economia e Finanze, che avevano di fatto impedito al Piemonte e alle altre Regioni di procedere per la corresponsione del riconoscimento in busta paga.
"E’ vero che il Governo non ha impugnato la legge regionale per l’assegnazione delle risorse aggiuntive - osserva l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - Ma per pagare non basta, perché il parere della Ragioneria dello Stato espone le Regioni a possibili contestazioni in sede contabile. Il ministro Roberto Speranza la settimana scorsa ci ha promesso il suo impegno per superare quanto prima il cortocircuito interpretativo generatosi a livello centrale. Uno stallo che ha preso in mezzo le Regioni, penalizzando i lavoratori. Regione e sindacati del comparto stanno dalla stessa parte. Inizieremo a pagare la quota non esposta a obiezioni e procederemo con il saldo non appena il Governo avrà prodotto una norma risolutiva”.
Ancora da chiudere, invece, l’accordo con i sindacati di medici e dirigenti, che non avevano firmato l’accordo sulla ripartizione delle risorse aggiuntive.