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La rimodulazione o detrazione dell’Irap, l’estensione del BonusPiemonte, un fondo per affrontare il futuro fino alla fine dell’emergenza, la difficoltà a livello nazionale di accesso ai contributi pubblici, un supporto per portare al Governo nazionale la necessità di riconoscere anche ai lavoratori dello spettacolo intermittenti status, tutele e contratti stabili sono stati i temi affrontati nel corso dell’incontro che il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio hanno avuto con una delegazione del Coordinamento piemontese dei lavoratori del mondo della cultura, creato ai primi di marzo per il riconoscimento dei diritti e delle tutele di ogni professione dello spettacolo e che ha messo in moto il network “professioni dello spettacolo in emergenza continua”.
“Ci faremo portavoce in Conferenza delle Regioni delle istanze di uno dei settori più colpiti dalle conseguenze del Coronavirus”, ha dichiarato Cirio, che ha garantito che “stiamo lavorando affinché gli eventi in programma nei prossimi mesi possano svolgersi in sicurezza, ma è indubbio che anche se il Piemonte e l’Italia sono ripartiti i lavoratori degli eventi culturali e dello spettacolo sono tra quelli che hanno minore certezza per il loro futuro. E’ per noi fondamentale ricostruire e garantire queste certezze lavorando insieme”.
Vicinanza alle categorie più deboli e fragili del mondo culturale è stata espressa anche dall’assessore Poggio: “La cultura è fatta anche di piccoli soggetti che con il loro apporto sostengono tutto il sistema. Bisogna lavorare per ottenere a livello ministeriale il riconoscimento degli operatori dello spettacolo come un vero e proprio lavoro, fatto di garanzie e di tutele. Ora però l’importante è agire con decisione e in concertazione con le parti interessate garantendo la loro ripresa e soprattutto assicurandone le dovute tutele.”
L’associazionismo culturale rappresenta il 68% della cultura piemontese. La riapertura degli spazi non dà però purtroppo garanzie al settore di una ripresa e un recupero nell’immediato, mettendo così a rischio una fetta importante del fatturato del nostro Paese.