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Mattinata densa di incontri sul caso dell’ex Embraco di Chieri quella che il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, hanno avuto il 3 ottobre a Roma. Le immagini
Dapprima una riunione con il sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi, per chiedere garanzie rispetto alla possibilità di prolungare gli ammortizzatori sociali nel caso in cui fosse necessario. “Speriamo di non averne bisogno - ha detto Cirio - ma la cosa importante era avere una garanzia da parte del Ministero del Lavoro che nel caso si dovesse aprire una nuova trattativa, perché quella che adesso andiamo a verificare non va a buon fine, si possa avere un prolungamento della cassa integrazione in modo da accompagnare i lavoratori a una nuova realtà. C’è stato questo impegno ed è perlomeno un dato positivo”.
Successivamente, Cirio e Chiorino hanno incontrato al Ministero per lo Sviluppo economico, con una delegazione di rappresentanti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, il sottosegretario Alessandra Todde e il vice capo di gabinetto del ministro Patuanelli, Giorgio Sorial. “È stato un incontro positivo - ha commentato l’assessore Chiorino - in cui è stata sottolineata da parte di tutti la massima attenzione per la situazione e il sostegno ai lavoratori. Abbiamo concordato che per il tavolo di crisi del 23 ottobre è indispensabile da parte della proprietà una relazione chiara, precisa, puntuale e documentata dello stato di avanzamento del piano industriale. In assenza di riscontri concreti e attendibili si valuterà la strada da intraprendere, con l’unico obiettivo di tutelare i lavoratori e anche la capacità produttiva dello stabilimento di Riva di Chieri”.
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Nel frattempo, davanti al Ministero era in corso il presidio di una rappresentanza di 170 lavoratori dell’azienda.