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Con una vera festa per bambini, con palloncini, canti e merenda svoltasi nell'oratorio Maria Regina della Pace di Torino, nel quartiere multietnico di Porta Palazzo, i presidenti della Regione Piemonte Alberto Cirio e della Regione Ecclesiastica Piemonte e Valle d’Aosta monsignor Cesare Nosiglia hanno presenziato all’apertura simbolica delle attività estive degli oratori piemontesi.
"Questi sono luoghi straordinari di vera integrazione e di aiuto alle famiglie - ha detto Cirio - Come credente e come politico apprezzo tantissimo l'attività degli oratori, anche perché li ho frequentati per anni da bambino”.
"Gli oratori quest'anno possono ospitare meno della metà dei bambini degli anni passati - ha aggiunto Nosiglia - e grazie ai volontari. Ma questa riapertura è un grande segnale di speranza dal quale ripartire".
Con loro erano presenti gli assessori alle Politiche sociali, Chiara Caucino, e ai rapporti con il Consiglio regionale, Maurizio Marrone, oltre a don Luca Ramello, responsabile regionale per la Pastorale giovanile, don Stefano Votta e don Giuliano Naso, parroco e viceparroco della Parrocchia Maria Regina della Pace, e i sacerdoti dell’Unità pastorale di Barriera di Milano in Torino.
Gli oratori stanno infatti riaprendo, nel rispetto delle norme vigenti, come centri estivi e come attività educative ordinarie. È anche possibile la gestione in sicurezza delle attività dei centri di vacanza con pernottamento per bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni, noti come “campi estivi”.
L’inaugurazione era stata concordata venerdì scorso durante le presentazione del protocollo d’intenti per la riapertura e la valorizzazione del ruolo educativo degli oltre 1500 oratori presenti in Piemonte. Per raggiungere questi obiettivi è stata decisa la costituzione del Tavolo Oratori Piemontesi (T.O.P.). Formato da esponenti dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali e della Consulta regionale di Pastorale giovanile, ha il compito di porre l’attenzione su aspetti come le esigenze delle giovani generazioni, il riconoscimento della specificità degli oratori, il sostegno concreto alle loro figure educative e la promozione delle diverse attività.