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Il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi hanno partecipato all’inaugurazione della tangenziale di Fara Novarese.
Un intervento del valore di oltre 7 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione Piemonte, che ha permesso di completare i 2,17 km tra la rotatoria finale del primo lotto, realizzato nel 2015, e il reinnesto sulla provinciale 299 della Valsesia. I mezzi pesanti e le auto potranno così evitare l’attraversamento della strettoia di Fara e del passaggio a livello di Briona, sgravando così i due centri abitati dall’intenso traffico cui erano quotidianamente sottoposti.
“Siamo riusciti a sbloccare una situazione di stallo che impediva il completamento di poco più di due chilometri da oltre 5 anni e con dieci mesi di lavori si è completata un’opera attesa da 20 anni, che permette ai paesi di guardare ad un futuro con meno traffico e con chiari benefici a livello di inquinamento atmosferico e acustico”, ha dichiarato Cirio, ricordando che “ora guardiamo alla superstrada Novara-Vercelli, per la quale stiamo per firmare l’accordo di programma per l’assegnazione dei fondi. I piemontesi meritano di avere ciò che aspettano da molti anni, tra cui infrastrutture efficienti. Lavoreremo con concretezza su questo tema”.
Gabusi ha colto l’occasione per fare il punto sulla situazione generale: “Abbiamo un piano di investimenti vecchio di quasi 20 anni, rispetto al quale abbiamo deciso di andare avanti con la realizzazione delle opere approvate e finanziate, ma ponendo anche l’attenzione al futuro. Stiamo perciò lavorando con le Province per dotarci di un piano di circa trenta opere strategiche per i territori, che possa darci una prospettiva nuova, come era stato fatto nel 2002. Il finanziamento delle progettazioni consente di diminuire i tempi delle procedure e punta al coinvolgimento degli enti locali. Stiamo iniziando a finanziare le prime progettazioni di queste opere, confidando di trovare risorse importanti nel Recovery Fund e nella programmazione europea. Vogliamo dare un’altra prospettiva al nostro Piemonte e consentire a tanti territori di guardare avanti con la voglia di migliorare le infrastrutture. Deve essere però un lavoro di squadra tra enti locali, Regione Piemonte, Società di committenza e Stato”.